El Niño: “siccità e inondazioni tra agosto e novembre”, il Guatemala lancia l’allerta rossa

Allerta per "siccità e inondazioni tra agosto e novembre" nel territorio guatemalteco
MeteoWeb

Le autorità del Guatemala hanno emesso un allarme rosso per prevenire l’impatto del fenomeno climatico El Niño che potrebbe colpire il paese centroamericano nei prossimi mesi. Il Ministero della sanità pubblica e dell’assistenza sociale ha avvertito che El Niño potrebbe causare “siccità e inondazioni tra agosto e novembre” nel territorio guatemalteco. Gli effetti sulla salute di questo fenomeno potrebbero peggiorare la situazione di “malnutrizione acuta, malattie di origine alimentare, infezioni respiratorie, malaria” e altri problemi

A causa di questo scenario, le autorità sanitarie del Paese assicurano che avvieranno azioni preventive come la vaccinazione e la prevenzione della malnutrizione. “Sarà mantenuta la sorveglianza epidemiologica delle malattie che potrebbero aumentare a causa di questo fenomeno“, hanno aggiunto le autorità.

Venerdì scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato, in un rapporto, che il fenomeno El Niño è legato alle alte temperature globali e che Paesi centroamericani come El Salvador, Nicaragua e Guatemala sono ad “alto rischio“. L’innalzamento delle temperature e il fatto che la conservazione dell’acqua nelle case aumenta con la siccità potrebbe contribuire alla proliferazione della zanzara Aedes, che trasmette malattie come Zika o chikungunya. La scarsità d’acqua e l’aumento dei prezzi potrebbero anche aggravare i bisogni umanitari, ad esempio in aree dove questi sono già urgenti, come la Colombia e il Venezuela, si legge nel rapporto. Altri rischi per la salute correlati a El Niño nelle regioni studiate includono possibili aumenti dei casi di colera (anche a causa della scarsità d’acqua), malaria e malattie prevenibili con il vaccino, come la meningite.

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