Canadair ed elicotteri antincendio in azione dall’alba a Ragusa per avere la meglio su un rogo che ha avuto inizio ieri in contrada Scassale e che si è poi allargato nella zona di contrada Prato avvicinandosi pericolosamente a Ibla, il centro storico della città. “È stata una brutta notte, a cui ha fatto seguito il risveglio preoccupato specialmente di chi vive in quelle parti di città – dice il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì – dove l’odore acre del bruciato è molto intenso. Sono stato sui luoghi del vasto incendio. La preoccupazione maggiore ha riguardato l’impianto di sollevamento idrico di San Leonardo che è stato presidiato tutta la notte dai vigili del fuoco, dalla Forestale e dalla Protezione civile, cui va il nostro ringraziamento. Nelle ultime ore l’incendio si è spostato nella direzione opposta ed ha perso intensità – conclude -. Dall’alba sono inoltre ripresi i lanci mirati con elicotteri e canadair. Continuiamo a monitorarne l’evoluzione“.
In azione diverse squadre di Vigili del fuoco e della Protezione civile e della Forestale. Stanno spegnendo l’incendio con mezzi aerei perché, a causa del vento, gli interventi via terra al momento sono abbastanza complessi. Le abitazioni della zona sono state evacuate per precauzione.
Incendio causato dai lavori di un fabbro: un arresto
L’origine del vasto incendio sarebbero state le scintille provocate da un lavoro di saldatura a un cancello di ferro e cadute su del fieno secco che era a poco distanza. A favorire l’estendersi del rogo anche l’esplosione di una bombola di gas raggiunta dalle fiamme. L’uomo che era al lavoro, un 69enne del posto, è stato arrestato da Carabinieri e Polizia perché ritenuto “responsabile di aver provocato un incendio boschivo dal quale, anche se causato per colpa, ne derivava un pericolo per alcuni edifici e abitazioni della stessa contrada, nonché per gli animali da allevamento, oltre che a determinare un grave danno a flora e fauna di un’area protetta”. La Procura ha disposto per lui gli arresti domiciliari in attesa della convalida del Gip.