Eruzione Etna: chiuso aeroporto, come salvare il viaggio

La chiusura dell'aeroporto di Catania almeno fino alle 20, a causa dell'eruzione dell'Etna, sta provocando disservizi che subiranno i passeggeri
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La chiusura dell’aeroporto di Catania almeno fino alle 20, a causa dell’eruzione dell’Etna, sta provocando disservizi che subiranno i passeggeri. Le compagnie aeree stanno comunicando ai passeggeri cancellazioni o diverse destinazione in altro scalo, come quello palermitano o trapanese.

“Nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri, secondo il regolamento 261 del 2004, è previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assistere il passeggero – dice Felice D’Angelo, ceo di Italia Rimborso.

“Il passeggero, quindi, alla ricezione della comunicazione del disagio, è libero di non accettare la riprotezione, qualora la stessa sia nei giorni successivi alla di viaggio desiderato. In questo caso, quindi, il passeggero può acquistare un nuovo biglietto aereo anche con altra compagnia in altro scalo e quindi prendere un mezzo pubblico o un taxi per raggiugere Catania. Risulta fondamentale in questo processo conservare la prenotazione originale del volo aereo per Catania, ma anche tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per l’acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta inizia prefissata.”

“Tutto ciò è necessario per richiedere il rimborso delle spese extra. Il vettore aereo può, di comune accordo con il passeggero, decidere di operare il volo, dirottandolo in un altro aeroporto. È comunque onere della compagnia aerea fornire assistenza per raggiungere lo scalo di Catania. Anche in questo caso, qualora ciò non avvenga, il viaggiatore può sostenere costi per mezzi pubblici e/o taxi per raggiungere l’aeroporto di Catania, chiedendo successivamente il rimborso al vettore aereo”.

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