Secondo il monitoraggio compiuto da Legambiente in occasione della seconda tappa della “Carovana dei giacchiai“, il ghiacciaio del Belvedere sul Monte Rosa, nel territorio di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola), ha perso circa 60 metri di spessore in dieci anni, pari ad un edificio alto venti piani. A livello di superficie, negli ultimi 70 anni è andato perso circa il 20%. In una conferenza stampa a Verbania è stato spiegato che la parete Est del Monte Rosa “ha subito trasformazioni drammatiche, sia per quanto riguarda la copertura glaciale, sia per quanto riguarda la sua stabilità in generale, e anche le morene si stanno destabilizzando“.
Si tratta di elementi che “compromettono la frequentazione alpinistica, soprattutto nella stagione estiva“. La preoccupazione non è rivolta solo agli amanti del trekking: a causa dell’abbassamento del ghiacciaio, le morene che contengono il lago delle Locce si stanno assottigliando e diventano sempre più instabili, “con il rischio che si verifichi un cedimento a cui seguirebbe un effetto diga che minaccerebbe le zone abitate“.
Marco Giardino, vicepresidente del Comitato glaciologico italiano ha spiegato: “Ci preoccupa molto il rapporto tra il ghiacciaio e l’acqua. La fusione molto accelerata determina la formazione di acqua nel ghiacciaio, che già in passato ha dimostrato di poter attivare fenomeni pericolosi come le cosiddette rotte glaciali. Monitorando da lungo tempo i ghiacciai, siamo in grado di individuare le zone che più soffriranno e concentrare l’attenzione dove possiamo allertare le popolazioni e i frequentatori per porre maggiore attenzione“.