Hawaii, italiano a Honolulu: “colpisce il loro dolore”

La devastazione ha colpito l'isola di Maui, e il dolore e l'apprensione per quanto accaduto coinvolgono l'intero arcipelago
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“In queste ore a Honolulu il vento, dopo tre giorni, va calmandosi, lo vediamo dalla nostra finestra” e sembra così essersi attenuata anche la paura delle fiamme, sebbene fino alla capitale delle Hawaii il fuoco non sia mai arrivato. La devastazione ha invece colpito l’isola di Maui,e il dolore e l’apprensione per quanto accaduto coinvolgono l’intero arcipelago, racconta all’ANSA Emanuele Gallozzi, 48enne manager di un’azienda digitale a Milano che è con la sua compagna in vacanza alle Hawaii.

Si trovano a Honolulu ma nel loro itinerario era prevista anche una tappa a Maui, cui però hanno rinunciato: “Avremmo potuto perché una parte dell’isola non è stata toccata dal fuoco, ma abbiamo deciso di non andare”. C’è infatti il rischio di rimanere bloccati, ma ci sono anche gli appelli a lasciare liberi i posti sui voli per consentire l’evacuazione delle persone sfollate dalle aree devastate dagli incendi. La compagnie aeree, spiega Gallozzi, offrono cancellazioni gratuite e rimborsi immediati sui voli per Maui proprio per facilitare le operazioni di soccorso.

Intanto restano le difficoltà di comunicazione: “Non siamo riusciti a metterci in contatto con la struttura turistica in Maui” dove la coppia di turisti italiani sarebbe dovuta arrivare nei prossimi giorni, a conferma che proprio la mancata comunicazione in queste ore possa celare gli effetti di un disastro ancora più grave di quanto viene fino ad ora percepito, soprattutto a distanza. Sul posto l’aggiornamento delle notizie è costante attraverso la Cnn e i canali all News, i media avvertono inoltre che il bilancio di 55 vittime secondo l’aggiornamente attuale “potrebbe aggravarsi notevolmente, perchè la cifra conta solo le vittime fuori dagli edifici”, ricorda Gallozzi.

E se le fiamme si sono limitate all’isola di Maui, la devastazione alle Hawaii riguarda tutti, secondo Gallozzi che spiega: “Qui si parla del più grave disastro che si sia mai abbattuto sulle Hawaii e i residenti lo vivono con grande apprensione, per le vittime, per le persone, ma anche per la fauna così ricca in questo posto”. Il dolore è evidente e palpabile “all’inizio del nostro viaggio abbiamo preso parte ad una visita di Pearl Harbor mentre cominciavano ad arrivare le notizie da Maui, la nostra guida piangeva, guardava le notizie e piangeva”.

La mobilitazione è quindi totale: “Ce la faranno a superare e a riprendersi”, si dice certo Gallozzi che è alla sua seconda visita sull’arcipelago dei sogni. “Sarà il loro spirito di comunità a permetterlo E la loro accoglienza rimane immutata, è il cosiddetto ‘spirito di Aloha’ a garantirlo”.

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