Il report del Viminale: “Boom d’interventi dei Vigili del Fuoco per dissesto idrogeologico”

Migliaia di azioni di soccorso in più quest'anno per far fronte alle emergenze dovute al maltempo scatenato dai cambiamenti climatici nel nostro Paese
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Migliaia di azioni di soccorso in più quest’anno per far fronte alle emergenze dovute al maltempo scatenato dai cambiamenti climatici nel nostro Paese. Sono stati complessivamente 589.535 gli interventi dei vigili del fuoco tra l’inizio del 2023 e il 31 luglio, con un notevole aumento delle operazioni per dissesti statici (46.866) e per danni idrici o idrogeologici (26.178), rispettivamente il +47% e il +57% a confronto dello stesso periodo dello scorso anno (erano stati 31.904 e 16.665).

A questi numeri si aggiungono da ultimi quelli degli interventi effettuati a Bardonecchia in Val di Susa, dove un’ondata di fango e detriti ha investito la città a causa delle forti piogge in piena estate. Al contrario, sul fronte dei roghi si registra per fortuna un netto calo degli incendi di vegetazione (-52%).

Dalle operazioni di soccorso fino all’andamento dei fenomeni criminali, il quadro della prima metà del 2023 in Italia emerge dal dossier del Viminale, che riporta una serie di dati alla luce dei sette mesi dell’anno appena trascorsi. Sempre prendendo come riferimento lo stesso periodo, il ministero segnala che sono in diminuzione i delitti (-5,46%, sono stati 1.228.454).

È stabile il numero degli omicidi (195) ma quelli attribuibili alla criminalità organizzata sono in calo del 36,36%. In lieve aumento le rapine (15.486) e i furti (554.975). Il totale delle persone denunciate è di 434.940 (di cui 86.543 arrestate) a fronte delle 490.097 (di cui 90.451 arrestate) nello stesso periodo di riferimento. Si registra anche un lieve calo dei femminicidi: dall’inizio del 2023 fino al 31 luglio sono stati 71 (-7,79%), di cui 57 in ambito familiare affettivo: 35 dal partner o dall’ex. Con l’inizio dei campionati alle porte si spera in un’inversione di tendenza sul fronte delle violenze fuori dagli stadi.

Nei primi sette mesi dell’anno sono in aumento i disordini durante le manifestazioni calcistiche: su 1.349 a cui erano presenti le forze di polizia, in 115 si sono registrati disordini con 63 feriti (73 e 38 nello stesso periodo del 2022). Le segnalazioni per il contrasto ai crimini d’odio sono state invece 232 e sono cresciute del 6,9%, soprattutto riguardo alla discriminazione religiosa.

Le intimidazioni contro i giornalisti sono invece calate del 28,12% mentre quelle contro gli amministratori locali sono passate da 300 a 258. Le operazioni antidroga sono invece aumentate del 6,18%. Le operazioni contro la criminalità organizzata sono aumentate del 35,56%. Complessivamente, il numero di beni sequestrati e confiscati è passato da 9.316 a 10.178.

C’è un incremento anche del numero dei beni destinati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, aumentato del 126,85% (+141,78 gli immobili). I presidi negli ospedali sono stati portati da 126 a 179 e diventeranno a breve 190. Nelle operazioni ad alto impatto nelle maggiori aree metropolitane del Paese sono stati impegnati circa 40mila operatori delle forze di polizia e di altri enti che hanno portato a 308.763 persone controllate, a 696 arrestati, a 3.882 denunciati e a 793 stranieri espulsi.

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