La fotografia di una casa col tetto rosso che è scampata dalle fiamme dei gravissimi incendi di due settimane fa a Lahaina, sull’isola di Maui, alle Hawaii ha fatto clamore sui social media. Nelle immagini aeree catturate dal dipartimento del territorio e delle risorse naturali dello stato la casa sembra intatta, nonostante intorno ad essa case e alberi siano bruciati. Infatti, gli incendi hanno distrutto la cittadina quasi del tutto, provocando la morte di almeno 114 persone e più di 1.100 dispersi. La casa è riuscita a non essere interessata dagli incendi probabilmente grazie ai recenti interventi di ristrutturazione dell’edificio.
La casa si trova a Front Street, in riva al mare, ha circa cento anni ed è fatta in legno, come la gran parte di quelle costruite nel resto dell’isola e distrutte dagli incendi. Trip Millikin, in merito alle foto che sono diventati virali nei social network ha dichiarato Honolulu Civil Beat: “sembra quasi messa lì con Photoshop“, ma non è così. Millikin ha raccontato con la moglie Dora, insieme alla quale era in vacanza a Massachusetts, che si è stupito del fatto che la casa sia riuscita a resistere a tanta devastazione.
La casa non intaccata dagli incendi a Maui
Millikin ha riferito di aver acquistato la casa nel 2021, disabitata da diverso tempo e malmessa. In origine era l’edificio dedicato alla contabilità di una piantagione della zona e probabilmente venne trasferita in riva al mare nel 1925. Dopo aver acquistato la casa, i Millikin avevano intrapreso i lavori di ristrutturazione, rispettando i vincoli storici e paesaggistici, richiedendo la collaborazione di un falegname e di alcuni vicini, ma occupandosene personalmente per il resto. Avevano deciso di sostituire il tetto, installandone uno in acciaio, e avevano rimosso l’erba e il fogliame dal perimetro dell’edificio, nel quale avevano disposto uno strato di pietre di fiume di circa un metro.
I Millikin hanno raccontato di essersi commossi quando hanno visto che l’abitazione era rimasta in piedi. Dora Millikin parlando ai microfoni di Los Angeles Times ha affermato: “È una casa al 100% di legno, non è che sia ignifuga o cose simili“. Il marito ha riferito a Honolulu Civil Beat: “Abbiamo iniziato a piangere. Mi sento in colpa. Ci sentiamo ancora in colpa“.
Gli interventi di ristrutturazione che hanno salvato l’abitazione
Inoltre, Millikin ha riferito che la casa era costruita in legno di sequoia della California, che a ritiene sia molto resistente alle fiamme. Secondo Michael Wara, direttore di un programma dedicato al clima e alle politiche energetiche al centro di studi ambientali Stanford Woods Institute for the Environment, la causa della resistenza di questa abitazione ai devastanti incendi è stata la scelta di togliere il fogliame dal perimetro della casa. Con le pietre o la ghiaia nelle immediate vicinanze dell’edificio non c’erano materiali che potessero prendere fuoco facilmente.
Con questa ipotesi concorda Susie Kocher, consulente di Scienze forestali della University of California e coautrice di una guida su come proteggere gli edifici dal rischio di incendi. Kocher inoltre ha spiegato che i tetti sono uno degli elementi principali che contribuiscono a far incendiare le case negli Stati Uniti.
Il tetto della casa in metallo
Per questo, secondo Kocher, anche il fatto che il tetto della casa dei Millikin fosse di un metallo molto resistente ha sicuramente fatto la differenza. I Millikin hanno spiegato che avevano scelto quegli interventi di ristrutturazione per proteggere la casa dal rischio di piogge e inondazioni e dalle termiti, non dagli incendi.
Secondo gli esperti, vi era una distanza dagli altri edifici che si erano incendiati, visto che da un lato si affaccia sull’oceano, da quello opposto sulla strada e da un altro ancora su un lotto di terreno non edificato. Dora Millikin ha riferito ai microfoni di Los Angeles Times di sperare di poterci rientrare non appena possibile, e che accoglierà i vicini che hanno perso le loro case per via degli incendi.