È salito a 55 il bilancio delle vittime dei catastrofici incendi che hanno colpito l’isola di Maui, alle Hawaii. La maggior parte delle persone decedute si trovavano nella storica città di Lahaina che secondo le autorità locali è stata “distrutta“. Circa “l’80%” della città è stato devastato, “come se fosse stata colpita da una bomba“, ha affermato il governatore delle Hawaii, Josh Green. In tutta l’isola è stato dichiarato lo stato d’emergenza e tutti i viaggi verso questa popolare destinazione turistica sono stati sconsigliati.
Nessuno degli incendi nell’isola di Maui è stato ancora completamente contenuto, secondo quanto hanno riferito i vigili del fuoco. Secondo le autoritè, è probabilmente “il più grande disastro naturale” nella storia delle Hawaii. “Ci vorranno miliardi di dollari” per ricostruire tutto ciò che le fiamme hanno devastato, ha avvertito il governatore Green, che ha anche sottolineato come il bilancio delle vittime continuerà a salire. Lo sceriffo della contea di Maui, John Pelletier, ha aggiunto che il bilancio delle vittime sta crescendo e che alla fine sarà “tragico e orribile“.
All’appello, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, mancano ancora migliaia di persone presumibilmente inghiottite dalle fiamme. Gli incendi sulla costa occidentale dell’isola di Maui, alimentati da forti venti di un uragano non lontano dalla zona, sono divampati martedì e si sono rapidamente estesi cogliendo molti di sorpresa. Mentre i vigili del fuoco continuano a lottare per spegnere gli ultimi incendi, il servizio meteorologico nazionale di Honolulu ha previsto una graduale diminuzione dei venti nella giornata di oggi e per tutto il fine settimana, cosa che, si spera, possa aiutare nelle operazioni di spegnimento e soccorso.