Incendi in Sardegna, Cia: “Necessario un monitoraggio costante per salvaguardare il territorio”

"Ribadiamo la necessità, più che mai, di una mobilitazione generale e di un monitoraggio costante a salvaguardia del territorio, che coinvolga istituzioni"
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“Ancora una volta assistiamo all’ennesimo disastro causato dagli incendi nella nostra terra. Il fuoco attraversa centinaia di ettari, incenerisce la bellezza dei territori, lambisce i centri abitati, terrorizza residenti e turisti, manda in fumo anni e anni di sacrifici delle imprese agricole che già devono fare i conti con il maltempo e le ondate di caldo anomalo”. Così il direttore regionale della Cia agricoltori italiani Sardegna, Alessandro Vacca.

“Cia Sardegna è al fianco dei Comuni, dei territori e delle aziende attraversati dal fuoco e ora costretti a fare la conta dei danni. Ribadiamo la necessità, più che mai, di una mobilitazione generale e di un monitoraggio costante a salvaguardia del territorio, che coinvolga istituzioni, forze dell’ordine e mondo agricolo, sia per cercare di prevenire e arginare un fenomeno che assume sempre più contorni criminali, sia per far fronte alle emergenze causate dalla devastazione delle fiamme”, conclude Vacca.

 “Gran parte degli incendi sono di natura dolosa. Poi i fattori che concorrono, come quelli della scarsa manutenzione del territorio, le condizioni climatiche attuali, sono fattori concorrenti e rendono agevole l’azione dolosa dell’uomo”. Lo ha detto da Castel Volturno (Caserta) il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha spiegato che la norma anti-piromani in arrivo oggi nel consiglio dei Ministri “è soprattutto verso un inasprimento delle pene”.

Secondo il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, a margine della visita all’arcipelago delle Tremiti, nel Foggiano “In generale c’è da dire che per lottare seriamente gli Incendi, servono ulteriori mezzi sofisticati di prevenzione, di intercettazione e serve una maggiore e più diffusa cultura del rischio: cioè non è soltanto il pubblico che deve fare la prevenzione ma anche il privato. L’agricoltore che deve realizzare il viale tagliafuoco ad aprile e a maggio e che a luglio non l’ha ancora fatto evidentemente, senza volerlo, si mette dalla parte di chi con gli Incendi pensa di cancellare migliaia di ettari di terreno e di vegetazione”.

“Dai dati che finora abbiamo, non soltanto per la Puglia ma anche per la Sicilia, la Sardegna – ho ascoltato ieri il grido di allarme del presidente della Regione Solinas e in Calabria – pare che la stragrande maggioranza degli Incendi sia di origine dolosa o comunque – ha continuato – legata a negligenza da parte di chi aveva il dovere di curare la prevenzione”.

“Intanto proprio stasera col governo inaspriremo le pene per gli incendiari e per i piromani”, ha aggiunto il ministro ricordando che “è un problema serissimo quello della prevenzione non soltanto per gli Incendi ma in generale per ogni tipo di rischio naturale”.

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