I carabinieri della stazione di Curinga e del nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Girifalco, nel catanzarese, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare per un uomo, originario di Curinga, ritenuto responsabile di aver innescato tre incendi. Alla sua identificazione si è arrivati grazie all’utilizzo dei droni in dotazione alla Regione Calabria, attivi nella campagna antincendi. Gli episodi contestati all’indagato, al momento agli arresti domiciliari, fanno riferimento a tre focolai alla base di un canneto in località Scarcio nel pressi del Comune di Curinga. Si tratta proprio del piromane di cui il governatore Regionale Occhiuto aveva pubblicato i video realizzati con il drone: il piromane aveva provato a colpirlo con le pietre.
I dettagli dell’operazione
Avrebbe acceso tre focolai in un canneto ma sarebbe stato colto in flagrante da un drone in dotazione alla Regione Calabria e utilizzato nel progetto “tolleranza zero”. Un uomo di Curinga, in provincia di Catanzaro, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri della Stazione di Curinga e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Girifalco. L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Lamezia Terme a seguito delle attività investigative condotte dai carabinieri forestali Nipaaf di Catanzaro in sinergia con la Presidenza della Regione Calabria. La vicenda risale allo scorso 23 luglio in una settimana caratterizzata da un alto rischio di incendi a causa delle elevate temperature registratesi in quei giorni. Da quanto emerso dalle indagini la persona arrestata è stata sorpresa dal drone alla base del canneto posto in località Scarcia nel comune di Curinga mentre appiccava le fiamme. L’uomo, in base alle immagini registrate, ha pure tentato di colpire con delle pietre il drone nell’intento di neutralizzarlo.