Residenti e turisti costretti a tuffarsi nelle acque dell’Oceano per sfuggire alle fiamme e al fumo denso degli incendi: succede in tre zone di Maui, tra le più grandi isole delle Hawaii, e in particolare a Lahainia, città occidentale meta di visitatori da tutto il mondo. Ben duemila i viaggiatori bloccati nell’aeroporto di Kahului, dove i voli sono stati cancellati. Il fuoco, alimentato dai venti impetuosi provocati dall’uragano Dora, ha distrutto 14mila edifici tra case private e attività commerciali, tra cui gli storici negozi ed edifici lungo il caratteristico viale di Front Street.
Scattato lo stato d’emergenza sull’isola per gli incendi boschivi, che sono attualmente segnalati anche dal servizio Google Maps, e che come ha riferito ai media Mahina Martin della contea di Maui, “non sono contenuti in alcun modo“. “Sono tutti incendi attivi, che creano la necessità di portare via urgentemente la popolazione da diverse aree dell’isola” ha avvertito, aggiungendo che non è ancora chiaro quante persone sono state effettivamente evacuate. L’incidente “senza precedenti” secondo la responsabile “avrà molto da insegnarci“, una volta tornata la calma.
Le persone in fuga a bordo delle loro automobili hanno filmato e condiviso dei video sui social network, che danno un’idea delle dimensioni del dramma che si vive a Maui: i roghi divorano le zone residenziali, creando veri e propri muri di fuoco. Come ha confermato la Guardia costiera all’emittente Cbs, decine di persone sono state tratte in salvo a Lahaina dalle acque dell’Oceano, dove si erano gettate per cercare salvezza da caldo e fumo intensi, mentre i soccorritori stanno continuando ad evacuare la popolazione nelle aree residenziali raggiunte dagli incendi.
Gli incendi alimentati dalla furia dell’uragano Dora
I roghi sono scoppiati ieri e risultano alimentati dai venti causati dall’alta pressione sul Pacifico settentrionale e dall’uragano Dora, che rende l’aria anche molto secca. L’uragano, di categoria 4, sta passando a sud dell’arcipelago, a centinaia di chilometri di distanza.
Mentre continuano gli interventi, il servizio del 911 risulta inattivo su tutto il lato occidentale dell’isola poiché i ripetitori dei cellulari sono rimasti danneggiati, isolando intere aree che ospitano anche dei resort turistici. In tanti non riuscirebbero più a comunciare tramite i telefoni cellulari. Le autorità fanno sapere di aver disposto 1.800 posti letto per i 2mila viaggiatori bloccati all’aeroporto Kahului, da dove le persone non possono partire sia per i voli cancellati che per la chiusura delle autostrade. Intanto il servizio meteorologico nazionale di Honolulu ha fatto sapere che entro la fine della giornata “potremo aspettarci una lenta diminuzione della velocità dei venti”. Anche Honolulu è stata colpita da roghi negli ultimi sette giorni.