Erano dispersi da inizio luglio, il Soccorso alpino valdostano li ha avvistati per la prima volta questa mattina. Alle prime luci dell’alba di oggi, un sorvolo con l’elicottero della Protezione civile nella zona del Brouillard, non lontano dalla vetta del Monte Bianco, ha consentito di individuare “reperti compatibili con la presenza di due corpi senza vita“. Lo spiega lo stesso Soccorso alpino valdostano in una nota. Con ogni probabilità, sono i due alpinisti piemontesi che lo scorso lunedì 10 luglio avevano segnalato difficoltà e di cui non si avevano notizie dal giorno successivo.
Secondo i soccorritori, “il punto di avvistamento evidenzia una caduta di quasi 900 metri dalla cresta“. Oggi, le condizioni di volo sono favorevoli, con vento moderato e visibilità ottima nonostante le temperature molto alte. “Non è stato possibile procedere all’individuazione dei corpi e al loro recupero– spiega il Sav- a causa delle numerose e consistenti scariche di sassi che creano un pericolo oggettivo per i soccorritori troppo elevato nella zona in cui si trovano i reperti: impossibile avvicinare l’elicottero e impossibile posare in parete personale tecnico“. I due alpinisti avevano contattato la Centrale unica del soccorso tramite il 112 nella mattinata del 10 luglio: avevano spiegato di essere in difficoltà a quota 4.350 metri, a causa delle condizioni del terreno. Erano stati avvistati dall’equipaggio dell’elicottero, nella missione seguita alla chiamata, ma due tentativi di recupero non erano andati a buon fine, a causa del forte vento in quota. I due avevano deciso di pernottare. Erano equipaggiati per un bivacco di fortuna in quota, possibile anche grazie alle temperature non proibitive del periodo.
In serata, avevano riferito alla Centrale di essere in buone condizioni fisiche e che il mattino seguente avrebbero ripreso la salita in maniera autonoma. Nessun contatto telefonico successivo era stato possibile. I sorvoli sulla cresta e lungo la Via al Monte Bianco, dopo la segnalazione di mancato rientro da parte dei parenti, non avevano dato risultato. Nei giorni successivi erano stati compiuti ulteriori sorvoli, tutti con esito negativo. Le ricerche erano quindi state sospese per un periodo di maltempo, con forte vento e nuove nevicate, che avevano compromesso il contesto delle operazioni. Le temperature elevate di questi giorni, con il conseguente scioglimento della neve, hanno creato le condizioni ottimali per effettuare il tentativo odierno.