Un lagerpetide appena scoperto è un antico rettile precursore degli pterosauri ed è stato descritto in un articolo pubblicato di recente nella rivista Nature. Il lagerpetide di circa 230 milioni di anni, proveniente dal Triassico del Brasile, aveva un becco e artigli prominenti. La scoperta evidenzia la diversità di questo antico gruppo. Dopo essersi evoluti nel Primo-Medio Triassico (circa 235 milioni di anni fa), i dinosauri e i pterosauri sono diventati le forme di vita dominanti nella Terra e nel cielo, rispettivamente, durante il Giurassico e il Cretaceo (rispettivamente 200-145,5 milioni di anni fa e 145,5-65,5 milioni di anni fa).
Le recenti scoperte hanno aumentato la conoscenza degli studiosi sui loro precursori, ma i record fossili di questo periodo restano relativamente scarsi. I lagerpetidi sono il gruppo non volante più vicino agli pterosauri. Rodrigo Müller e colleghi hanno descritto uno scheletro parziale ben conservato di un lagerpetide che hanno chiamato Venetoraptor gassenae che ha caratteristiche insolite, tra cui un becco simile a un raptorial e mani ingrossate con artigli simili a una scimitarra.
Lo studio dell’evoluzione dell’antico rettile del Triassico
Queste caratteristiche indicano che l’animale era altamente specializzato nella sua nicchia ecologica. Gli artigli potrebbero essere stati usati per aiutare a gestire le prede o ad arrampicarsi, come hanno suggerito gli autori dello studio. I becchi possono avere molte funzioni oltre quello connesso con l’alimentazione, come i ruoli nelle esibizioni sessuali, la vocalizzazione e la regolazione della temperatura.
Tuttavia, gli esperti hanno notato che il ruolo e il vantaggio evolutivo di un tale becco nel Venetoraptor non sono chiari. Accanto ad altri fossili, le scoperte indicano che i lagerpetidi erano morfologicamente diversi come gli pterosauri del Triassico, e più morfologicamente diversi dei dinosauri del Triassico.
Le differenze tra dinosauri e pterosauri
I dinosauri e i pterosauri hanno notevole diversità e disparità nella maggior parte dell’Era del Mesozoico. Poco dopo la loro origine, questi rettili hanno formato discendenze longeve, con un’evoluzione ecologica senza precedenti e si sono diffuse in tutta la Pangaea. Le recenti scoperte dei dinosauri e dei precursori di pterosauri hanno dimostrato che questi animali avevano delle sottospecie ed erano molto diffusi, ma di quei precursori sono rimasti pochi resti anche se ben conservati di teschi, di mani e di scheletri.
Nello studio è presentato uno scheletro parziale ben conservato
(che risale al Triassico superiore, proveniente dal Brasile) del nuovo rettile che offre uno sguardo più completo nel cranio e l’ecologia di uno di questi precursori. Il suo cranio ha un becco affilato, è simile ad un attuale rapace, e precede quello dei dinosauri di circa 80 milioni di anni, e una grande mano con lunghi, artigli incisivi che stabilisce la perdita del quadrupedalismo necessario dei precursori.
Combinando le informazioni anatomiche della nuova specie con altri dinosauri e precursori dei pterosauri, gli esperti hanno dimostrato che la disparità morfologica dei precursori assomiglia a quello degli pterosauri del Triassico e supera quello dei dinosauri del Triassico. Così, il “successo” dei pterosauri e dinosauri è stato un risultato di sopravvivenza differenziale in un’ampia variazione eco-morfologica.