Dopo il successo dell’India, anche il Giappone guarda alla Luna e nella notte fra il 27 e il 28 agosto si prepara a lanciare il suo piccolo lander Slim, insieme al satellite Xrism per l’astronomia a raggi X destinato a studiare alcuni dei fenomeni estremi dell’universo, come le esplosioni stellari o le particelle che sfrecciano a velocità simili a quelle della luce nei pressi dei buchi neri.
Il lancio di entrambe le missioni è previsto alle 2,26 italiane del 28 agosto dal Tanegashima Space Center con un razzo H-IIA dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa. Slim (Smart Lander for Investigating Moon) ha come obiettivo dimostrare sia la capacità tecnologica di fare atterraggi di precisione sul suolo lunare, sia quella di esplorare ambienti a bassa gravità, in vista delle future missioni nel Sistema Solare, a partire dall’esplorazione di Marte. Con Slim viene lanciato il piccolo satellite Xrism per l’astronomia a raggi X.
Condotta dalla Jaxa in collaborazione con la Nasa e con il contributo dell’Agenzia Spaziale Europea, la missione Xrism (X-ray Imaging and Spectroscopy Mission) promette di dare agli astronomi un’immagine completamente nuova del cielo visto nei raggi X.
“Alcune delle cose che speriamo di studiare con Xrism comprendono le conseguenze delle esplosioni stellari e i getti di particelle scagliati nello spazio interstellare, a velocità vicine a quelle della luce, dai buchi neri supermassicci che sono al centro delle galassie”, dice il responsabile scientifico della missione per la Nasa, Richard Kelley.