Maltempo in Piemonte: sopralluogo di Cirio a Casale Monferrato

Dopo la tromba d'aria che ieri ha colpito Casale Monferrato (AL) e ha divelto il tetto della riabilitazione dell’Ospedale Santo Spirito, il Presidente Cirio ha effettuato il sopralluogo per la valutazione dei danni con il sindaco
MeteoWeb

Nella giornata di ieri, le raffiche di vento da quasi 100 km orari e piogge intense hanno provocato disagi e danni in varie aree del Piemonte, in particolare a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove addirittura è stato divelto il tetto della riabilitazione dell’Ospedale Santo Spirito e sono stati registrati ingenti danni anche alle abitazioni private e alle strade per la caduta di alberi. Stamattina per la valutazione dei danni, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha effettuato un sopralluogo personalmente, accompagnato dal sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi.

Il Presidente Cirio ha dichiarato: “Sono venuto personalmente perché la prima cosa da fare, e lo stiamo facendo, era la messa in sicurezza della struttura ospedaliera, spostare i pazienti e impermeabilizzare il tetto. Questo sta già avvenendo con grande impegno del Comune, della direzione ospedaliera e della Protezione civile piemontese, ma l’immagine del tetto dell’ospedale di Casale è la testimonianza delle conseguenze della furia del vento che ha colpito ieri quest’area“.

Si tratta della terza calamità in meno di due mesi

Il Presidente Cirio ha aggiunto: “Questa è la terza calamità in meno di due mesi, dopo la grandinata straordinaria del 6 luglio con pezzi di grandine grandi quanto una arancia di cui non si era mai avuta memoria e dopo la colata di fango che ha colpito Bardonecchia la sera del 13 agosto. La Regione Piemonte anche per Casale Monferrato darà tutto il proprio supporto e la nostra allerta continua a essere massima”.

Il sindaco Federico Riboldi, presente insieme a Federico Nardi, direttore della Struttura complessa di cardiologia Dipartimento medico dell’ospedale Santo Santo Spirito, e Ilaria Ferrero, dirigente medico della Direzione sanitaria ha aggiunto: “Ieri ai primi accenni di criticità al tetto dell’ospedale si è immediatamente provveduto a trasferire i 20 pazienti in altri reparti in sicurezza. Oltre ai danni all’ospedale, che da una prima stima ammontano a oltre 400 mila euro, ci sono anche ingenti danni ai tetti di molte abitazioni e alle strade ostruite dalla caduta degli alberi“.

Le indicazioni Arpa prevedono piogge per altre 24/36 ore

Il sindaco ha aggiunto: “Contiamo danni per diversi milioni di euro e con l’aiuto della Regione Piemonte chiederemo lo stato di emergenza”. Prima del sopralluogo in ospedale il presidente Cirio e il sindaco Riboldi hanno incontrato in Comune i rappresentanti dell’Enel, al lavoro incessantemente per ripristinare l’energia interrotta ieri in migliaia di case. Il problema è stato già in parte risolto, ma la corrente è ancora assente in circa 500 famiglie del territorio circostante per le quali è in corso l’intervento di supporto“.

Oggi, in tutto il Piemonte resta intanto in vigore l’allerta gialla e sarà elevata ad arancione domani sulle pianure e sui bacini di Belbo, Bormida e Orba, dopo le piogge hanno fatto registrare alcuni danni ieri anche in Valle Argentera, dove è in corso la rimozione di detriti franosi con la pulizia delle strade. Ieri i temporali hanno colpito anche le aree del Pinerolese e dell’Alta Valsusa, oltre a Novarese, Astigiano e Vercellese. Le previsioni dell’Arpa indicano piogge ancora per 24/36 ore. L’attenzione resta massima e la Regione ricorda alla popolazione massima prudenza.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha spiegato: “queste condizioni metereologiche colpiscono sempre di più in modo chirurgico, cioè in modo ristretto geograficamente, ma in modo molto forte e violento. Oggi sarà ancora una giornata di pioggia su tutto il Piemonte. C’è un’allerta gialla diffusa, e abbiamo la necessità di continuare a monitorare ed essere presenti insieme al sindaco, insieme a me, con gli uomini e le donne della Protezione civile, i tecnici dell’Asl che stanno lavorando per garantire le coperture dell’ospedale. Nessuno verrà lasciato solo“.

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