Violenti temporali hanno colpito il Piemonte nella notte: si è verificato un’improvvisa esondazione del corso del torrente Frejus all’interno del centro urbano di Bardonecchia. L’evento, innescato probabilmente da un distacco parziale del monte omonimo, ha causato danni significativi e ha richiesto un massiccio intervento delle forze dell’ordine e dei soccorritori. Il bilancio iniziale era di 5 dispersi, un ferito non grave e 120 sfollati. In seguito sono state rintracciate le 5 persone date per disperse: lo ha confermato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dopo un colloquio telefonico con il sindaco Chiara Rossetti. “Sono in diretto contatto con la sindaca – ha spiegato il governatore – che mi ha confermato che non ci sono vittime e anche le 5 persone date inizialmente per disperse sono stati rintracciate. Questa è sicuramente una buona notizia. Tuttavia i danni sono rilevantissimi e ho già sentito il vice premier Antonio Tajani che ha fin da ora dato la disponibilità del governo a fare la propria parte per aiutarci ad affrontare questa situazione“.
“Tecnici e soccorritori sono da ieri sera al lavoro, senza sosta, per ripristinare i gravi danni causati dalla frana che ha colpito il torrente Frejus a Bardonecchia. Al momento non risultato dispersi e ci sono ancora una sessantina di persone sfollate,” ha affermato il sindaco di Bardonecchia, Chiara Rossetti, che sta monitorando la situazione con tutto il personale del Comune. “Sono in stretto contatto con il Presidente della Regione Alberto Cirio che mi ha assicurato di aver già sentito il Governo tramite il Ministro Tajani. Ringrazio quanti si sono adoperati e si stanno adoperando senza sosta e i numerosi residenti e turisti che in queste ore stanno offrendo la loro collaborazione“.
“Ho appena parlato con Alberto Cirio, presidente del Piemonte. Le persone disperse a Bardonecchia a seguito della frana sono state tutte ritrovate. Ringrazio il Dipartimento della Protezione civile e i vigili del fuoco per i soccorsi. Il Governo sosterrà ogni sforzo contro i danni causati da fango e detriti,” ha affermato il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Le zone più colpite dalla piena sono state principalmente concentrate lungo via Einaudi. Gravi danni nel locale commissariato di polizia, risultato non agibile e con gravi danni al piano terra, oltre alla totale compromissione del parco mezzi. Anche l’Hotel “La Betulla” ha subito danni, con il piano seminterrato interessato dall’ondata di piena.
Al fine di evitare esplosioni, è stata interrotta l’erogazione del gas, in attesa di individuare e risolvere i danneggiamenti alle condotte. Alle 22:15 è stato attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), con un’efficace sinergia tra le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza) coadiuvate dalla Croce Rossa Italiana e dal Soccorso Alpino. Le operazioni di ricerca e soccorso per i veicoli trascinati dalla corrente sono proseguite fino alle 02:30, per poi riprendere alle prime ore del mattino. Al momento, si contano 120 sfollati, che sono stati ospitati in alberghi o nel campo C.R.I. allestito all’interno del “Palazzetto dello Sport”. La devastazione all’interno del centro urbano è notevole, con ingenti danni alle vetture parcheggiate.
E’ stato un vero e proprio “tsunami” di fango quello che ha travolto ieri sera Bardonecchia. Nei video postati sui social, e diventati virali, si vedono diverse persone mettersi in fuga mentre alle loro spalle arriva l’ondata di detriti. “Scappate, andate via“, urlavano i residenti a chi si trovava nella zona.
L’amministrazione comunale di Bardonecchia ha segnalato la possibilità di disservizi sull’erogazione di acqua, luce e gas in città “in seguito all’esondazione del torrente Frejus“. “Le squadre dei soccorsi e dei tecnici sono al lavoro fin dalla serata di ieri per cercate di ripristinare al più presto la condizione di normalità“.
Sulla SS335 ”di Bardonecchia” è temporaneamente chiuso il tratto, in entrambe le direzioni, al km 10,000 a Bardonecchia, nella città metropolitana di Torino, a causa dell’esondazione. Le deviazioni sono segnalate in loco. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e i Carabinieri per la gestione della viabilità, al fine di consentire il ripristino della normale viabilità nel più breve tempo possibile.
I vigili del fuoco hanno salvato 6 persone che si trovavano in un camper travolto da acqua e fango. Istituito stanotte un posto di comando avanzato per la gestione delle operazioni di soccorso che vedono impegnati 50 pompieri.
Resta impossibile, tranne che ai mezzi di soccorso, l’accesso all’abitato di Bardonecchia. Uno dei ponti travolti dall’improvvisa piena del torrente è sommerso di fango e detriti, in un altro sono state divelte le protezioni laterali.
Non ci sono criticità nella diga di Rochemolles, sopra l’abitato di Bardonecchia, nella zona dove ieri sera si è staccata la frana che si è riversata nel torrente Frejus per abbattersi poi sull’abitato della località in Val Susa: è quanto hanno precisato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi. “La situazione è al momento sotto controllo: l’onda anomala di fango e detriti ha coinvolto molte auto, danneggiato strade e ponti, ma non risultano al momento coinvolte persone. Anche le verifiche già effettuate sulla diga di Rochemolles non hanno rilevato criticità“.
Il Soccorso Alpino e Speleologico piemontese sta intervenendo a Bardonecchia per la gestione dell’evento alluvionale . Nel corso della notte le squadre di soccorritori accorsi sul luogo da tutta la Valle di Susa e dalla Valsangone hanno operato lungo l’alveo del fiume a valle dell’abitato per individuare automezzi trascinati dalla piena, identificarli e verificare che non vi fossero persone intrappolate all’interno. Alcuni automezzi sono stati ispezionati fino a quasi 10 km di distanza dall’abitato. Nel corso della notte, inoltre, si è proceduto con l’evacuazione di un gruppo di campeggiatori dalla zona di Rochemolles, dopo che le loro tende erano state coinvolte da una colata di fango. Le operazioni si stanno svolgendo sotto il coordinamento del Centro Operativo Comunale e della Protezione Civile.
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