Roberto Bolza del Cnsas Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha spiegato all’Adnkronos: ”I due finanzieri del Soccorso alpino morti in addestramento sulle Alpi Giulie Occidentali, in Friuli, stavano affrontando una cordata molto difficile dal punto di vista tecnico a dimostrazione che la montagna non è un luogo a rischio zero. Per questo motivo occorre seguire regole precise per una vacanza in sicurezza. Banditi i sandali di gomma”.
Bolza ha aggiunto: ‘‘Prima di tutto è bene conoscere i propri limiti tecnici e fisici. Se si è stanchi, se le condizioni meteorologiche sono cambiate si raccomanda di tornare indietro e di rimandare al giorno dopo l’obiettivo che ci si era prefissati al mattino. Quindi, affidarsi a guide esperte se si è intenzionati ad affrontare un’escursione particolarmente difficile e impegnativa, altrimenti basta essere sempre in compagnia”.
L’abbigliamento adeguato e l’applicazione GeoResQ
Un’altra raccomandazione riguarda l’abbigliamento da indossare in alta quota fondamentale è l’abbigliamento. Bolza ha affermato: ”Per qualsiasi attività si voglia intraprendere trekking, passeggiata o scalata, il consiglio è sempre lo stesso: utilizzare un abbigliamento consono alla gita scelta, comodo ma specifico per la montagna. Gli abiti devono essere caldi e anti-pioggia, le calzature avere la suola scolpita” tipo Vibram, meglio sopra la caviglia (scarponcino da trekking).
Prima di mettersi in marcia, Bolza ha spiegato ancora: “è d’obbligo consultare il meteo portare con sé un telefonino ben caricato e sfruttare al meglio le app che si trovano liberamente sul mercato, geolocalizzano il luogo e l’altitudine in cui ci si trova in modo tale da lanciare l’allarme se si è in pericolo“. Il Soccorso alpino insieme al Club alpino italiano e al ministero del Turismo ha lanciato GeoResQ, “l‘app gratuita che durante le attività outdoor ti permette di inviare un allarme direttamente al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, comunicando posizione e percorso”.