Incendi alle Hawaii, climatologo: “i roghi sono alimentati dai venti dell’uragano Dora”

Il climatologo Gozzini ha specificato che l'uragano Dora non è il responsabile dell'aggravarsi degli incendi alle Hawaii, ma sono i forti venti che alimentano i roghi
MeteoWeb

Il climatologo Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr ha dichiarato che le forte raffiche di vento che stanno accompagnando l’uragano Dora alimentano gli incendi nell’arcipelago delle Hawaii che hanno causato l’evacuazione di 11mila persone, con altrettante rimaste al buio. Gozzini ha sottolineato che “anche se le isole sono lontane dall’occhio dell’uragano, centrato a sud dell’arcipelago, questo rientra sempre nel suo raggio d’azione. Avendo infatti il tifone un raggio di 200 km, le Hawaii, distanti 100-120 km, sono state colpite da una sua ala, cioè una parte più esterna“.

Per dare un’immagine di tale fenomeno, Gozzini ha affermato: “basti pensare che è stato classificato di grado 4, nella scala da 1 a 5 Saffir-Simpson che si basa sulla velocità delle raffiche di vento, che nel caso di Dora hanno raggiunto i 220 km orari. Nelle Hawaii, in particolare, non è escluso che abbiano toccato gli 80-100 km/h, mettendo a dura prova i pompieri, che devono sempre lavorare sottovento per non essere investiti dalle fiamme, a causa dei possibili cambiamenti di direzione del vento“.

Non è l’uragano Dora, ma i forti venti che alimentano gli incendi alle Hawaii

Pertanto, non è l’uragano la causa principale dell’aggravamento della situazione degli incendi, tuttavia il climatologo ha specificato che “sono i venti che lo accompagnano che mantengono le fiamme e le fanno avanzare più velocemente“. Inoltre, secondo Gozzini: “qualsiasi tipo di vento può alimentare gli incendi, ma se è secco e caldo può fare la differenza in senso negativo. In Italia, ad esempio, è noto che lo scirocco rafforza le fiamme, mentre il contrario fa la tramontana“.

Fortunatamente, il vento nelle Hawaii dovrebbe diminuire tra oggi e domani; il climatologo ha aggiunto: “Dora, che per svilupparsi come tutti gli uragani, ha bisogno di una temperatura del mare maggiore di 27°C come in alcune zone dell’Oceano Atlantico e del Pacifico, si sta dirigendo verso il Giappone, e dovrebbe indebolirsi perché il mare nel Sol Levante ha al momento una temperatura più bassa“.

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