La Russia ha riaperto il suo programma di esplorazione lunare oggi 11 agosto, lanciando un lander verso il nostro satellite. La missione Luna-25 è decollata alle 02:10 ora italiana a bordo di un razzo Soyuz-2.1b dal cosmodromo di Vostochny nella regione dell’Amir, nell’estremo oriente russo. Il lancio è un simbolo di ripresa della corsa allo Spazio, in quanto prosecuzione del programma dell’ex Unione Sovietica, interrotto nel 1976, quando Luna-24 ha riportato con successo circa 170 grammi di campioni lunari sulla Terra.
Se tutto andrà secondo i piani, Luna-25 trascorrerà i prossimi 5 giorni in viaggio verso la Luna, poi orbiterà attorno al satellite naturale per altri 5 o 7 giorni. Il veicolo spaziale si atterrerà in seguito nel Polo Sud, vicino al cratere Boguslawsky. Sono previsti anche 2 punti di atterraggio di riserva: a Sud/Ovest del cratere Manzini e a Sud del cratere Pentland A. Una volta atterrato sano e salvo, Luna-25 lavorerà sulla superficie lunare per almeno un anno terrestre.
Una lunga strada verso la rampa di lancio
Ci è voluto più tempo del previsto perché Luna-25 prendesse il volo: il decollo è stato ritardato di quasi 2 anni. Uno dei principali problemi è stato innescato dall’invasione russa dell’Ucraina, iniziata nel febbraio 2022. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) doveva fornire la telecamera di navigazione Pilot-D, costruita appositamente per aiutare Luna-25 a effettuare un atterraggio di precisione. A causa dell’invasione, tuttavia, l’ESA ha annullato la cooperazione, insieme a una serie di altri progetti spaziali con la Russia.
Portare Luna-25 sulla Luna è rimasta una priorità, evidenziata dal presidente russo Vladimir Putin. In una visita nell’aprile 2022 al Cosmodromo di Vostochny, ha affermato che le sanzioni imposte alla Russia da Stati Uniti, Unione Europea e altri non avrebbero impedito alla nazione di effettuare esplorazioni spaziali.
Gli obiettivi di Luna-25
Gli obiettivi principali di Luna-25 sono testare la tecnologia per futuri atterraggi morbidi sulla Luna, analizzare la polvere e le rocce lunari e condurre altre ricerche scientifiche. Se l’atterraggio avrà successo, il velivolo studierà lo strato superiore della regolite lunare, l’atmosfera e cercherà segni di ghiaccio d’acqua nella regione del Polo Sud.
In termini di atterraggio, il veicolo è fondamentalmente diverso dai suoi predecessori. I lander lunari sovietici del passato sono atterrati nella zona equatoriale. Questo nuovo veicolo atterrerà all’interno della regione circumpolare, in un sito caratterizzato da terreni difficili.
Progettato, costruito e testato dalla società aerospaziale russa NPO Lavochkin, Luna-25 è costituito da 2 parti principali. Uno è una piattaforma di atterraggio dotata di un sistema di propulsione e di atterraggio, incluso un misuratore di velocità e distanza Doppler. L’altro è un contenitore per strumenti non pressurizzato carico di apparecchiature scientifiche, radiatori, componenti elettronici, pannelli solari, una fonte di energia e calore a radioisotopi, antenne e telecamere.
Le future missioni lunari russe
La Russia sta già pianificando future missioni basate sullo sviluppo del progetto di Luna-25. Luna-26, che orbiterà attorno al satellite, sarà seguita da tentativi di atterraggio: Luna-27 dovrebbe portare una piattaforma di perforazione sul terreno lunare e Luna-28 è progettata per trasportare la regolite dalle regioni polari della Luna alla Terra. Questi progetti sono un preludio dei piani russi, che prevedono di creare una stazione scientifica a tutti gli effetti sulla Luna, in collaborazione con la Cina.
“Spero che saremo i primi a sbarcare nella regione circumpolare e condurre i primi esperimenti diretti per studiare e cercare l’acqua. Questa sarà la base da cui poi tutti partiranno,” ha affermato il ricercatore russo Lev Zelyony. “Quindi il successo del volo di Luna-25 significherà molto, ed è importante non solo per pura scienza“.