Scavalcano lo sherpa morente durante la scalata del K2, alpinista record respinge le critiche | VIDEO

"E' stato un tragico incidente" secondo l'alpinista Kristin Harila
MeteoWeb

Durante la scalata del K2, un gruppo di 50 alpinisti avrebbe ignorato un “porteurpakistano, riverso a terra e morente: erano sul Bottleneck, il collo di bottiglia a 8.200 metri di altezza su sullo strapiombo, che bisogna attraversare in fila indiana per arrivare alla vetta. Dopo ore di agonia l’uomo è morto e il sospetto, purtroppo, è che nessuno abbia fatto nulla per salvarlo. L’incidente sulla vetta, alta 8.611, è stato catturato in video girato da un drone. Mohammad Hassan era un facchino pakistano ed è caduto mentre montava le corde per gli scalatori che pagano migliaia di dollari per arrivare in vetta: è rimasto appeso a testa in già, intrappolato dalle funi, probabilmente con la maschera d’ossigeno rotta. “Quest’uomo era ancora vivo mentre una cinquantina di persone lo oltrepassavano,” ha raccontato Philip Flaemig, il cameraman austriaco che ha filmato la scena con un drone.

L’alpinista Kristin Harila, ha respinto critiche e polemiche: la norvegese era impegnata da settimane nell’impresa di completare la scalata delle 14 più alte vette del mondo in meno di 3 mesi, con il supporto di innumerevoli sherpa ed elicotteri che l’hanno trasportata da un campo base all’altro. “E’ stato un tragico incidente,” ha affermato, assicurando che lei e gli altri membri della spedizione hanno cercato per un’ora e mezza di aiutare la vittima, in condizioni meteo proibitive.

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