Soccorsi sulle Dolomiti, conto salato da 400mila euro. “La montagna non è Gardaland”

Il conto da pagare per gli sprovveduti non è di poco conto
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La montagna non è Gardaland“: sottolinearlo è stato Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Usl 1 Dolomiti, durante una conferenza stampa tenutasi lo scorso 4 agosto. Il conto da pagare per gli sprovveduti non è di poco conto: le fatture per gli illesi superano i 400mila euro. Il 44% delle 651 persone aiutate nei primi 7 mesi del 2023 è costituito da semplici escursionisti. Tra questi ben 164 dovranno pagare un conto salatissimo.

Il direttore generale dell’Usl 1 Dolomiti ha fatto il punto sugli interventi di soccorso. Nei primi 6 mesi del 2023 ci sono state 37.254 chiamate di soccorso al 118 e la media annuale è di circa 73/74 mila. I soccorritori hanno effettuato 7.812 missioni e in 58 casi hanno utilizzato gli elicotteri. Poco meno della metà di quelli che chiedono soccorso sono escursionisti senza esperienza. Tra questi il 14,6% si chiede aiuto per incapacità, il 7,4% perché perde l’orientamento e il 2,8% perché sorpreso dal maltempo. Qualcuno ha chiesto aiuto semplicemente perché in ritardo.

Molti affrontano la montagna purtroppo senza preparazione e scelgono, purtroppo, itinerari impegnativi, a volte perché spinti dalla “inflencer”.

I soccorsi di tipo “non sanitario” prevedono il pagamento dell’intervento da parte della persona soccorsa: nel 95% dei casi, però, gli individui non risultano assicurati. “Nel 2020, sono state emesse 324 fatture per 585mila euro; nel 2022, 338 per complessivi 718mila euro. Al 31 luglio 2023 siamo a 164 fatture per 409mila euro. Se tre anni fa il 74% delle fatture era intestata a cittadini italiani, oggi questa percentuale è scesa al 46%,” ha evidenziato Dal Ben.

Come invertire la tendenza? Durante la conferenza stampa è stato ricordato il “Decalogo per una vacanza in montagna in tutta sicurezza“, promosso dalla Società di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, la Società Italiana Medicina di Montagna e la Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni. Dieci regole per affrontare con sicurezza e consapevolezza la montagna, partendo dall’abbigliamento arrivando fino all’alimentazione.

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