La Lombardia per ora si lascia alle spalle l’ondata di maltempo: almeno per i prossimi giorni, le condizioni meteorologiche sono in progressivo miglioramento in tutta la regione. Il centro di bassa pressione che nella giornata di ieri 4 agosto 2023 ha interessato il nord Italia, oggi si è spostato verso il centro del paese ed è in movimento verso i Balcani. Lo fa sapere Matteo Zanetti, meteorologo di Arpa Lombardia, che prevede nel nord Italia un week end soleggiato, relativamente fresco, con venti moderati o anche localmente forti da nord.
Le temperature massime non supereranno i 30 gradi. Per quanto riguarda la Lombardia, anche l’inizio della settimana sarà fresco e generalmente stabile, mentre il nord-est del paese potrebbe essere interessato da piogge sui rilievi. “In generale sarà un inizio di settimana abbastanza tranquillo”, assicura Zanetti. “Fino a metà della prossima settimana le temperature si manterranno al di sotto delle medie, ma dal 10 agosto in poi torneranno a salire e a rientrare nella media per il mese di agosto”.
Solo ieri, in parte della regione è stata emanata un’allerta arancione da parte del Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia per possibili temporali forti, mentre nella notte tra il 24 e il 25 luglio in diverse zone della Lombardia si è abbattuta una forte ondata di maltempo con grandine fino a 10 centimetri di diametro. “Non possiamo attribuire in maniera diretta al cambiamento climatico eventi come quelli che sono verificati tra il 24 e il 25 luglio – spiega Zanetti -. Però, per quanto riguarda le grandinate di grosse dimensioni come quelle che sono verificate, ci sono studi che evidenziano come negli ultimi 20-50 anni è stato rilevato un aumento in frequenza di questi fenomeni. Ecco, questa tendenza può essere correlata al cambiamento climatico”, continua il meteorologo, che avverte: “Il cambiamento climatico galoppa, sta accelerando addirittura, e quindi possiamo aspettarci che questi eventi aumentino in frequenza anche nel futuro. Di conseguenza è necessario prepararsi, proteggersi e considerare l’eventualità che capiti sempre più spesso”.
Il maltempo che si è abbattuto sulla Lombardia a luglio e le ondate di calore come quella che si è verificata al centro-sud sono eventi correlati: “Tra gli eventi meteorologici che sono più attribuibili al cambiamento climatico ci sono le ondate di calore, come quella che si è verificata al centro-sud – spiega Zanetti -. In futuro mi aspetto fenomeni simili, ma anche peggiori. Ondate di calore più frequenti e più intense, come quelle che sono avvenute nelle scorse settimane in pianura Padana, portano anche a una maggiore energia disponibile e alla formazione di temporali più forti. Ci sono poi altri fattori che modificano questa probabilità e rendono questi temporali più o meno violenti, però in generale questa correlazione è valida dal punto di vista fisico-scientifico”, continua.
Tra le tipologie di temporali che a luglio si sono verificati con una notevole frequenza in pianura Padana c’è anche quella delle supercelle: “Si tratta di una tipologia di temporali molto particolare ed è quella che produce solitamente gli eventi più intensi, tra cui la grandine di grosse dimensioni – sottolinea Zanetti -. Il downburst, che tradotto dall’inglese diventa ‘scoppio verso il basso’, è un fenomeno abbastanza comune a tutti i temporali, però nel caso delle supercelle può assumere un carattere di particolare intensità, ossia può portare a raffiche di vento che in alcuni casi superano anche i 100 chilometri orari”, aggiunge.
Oltre a una maggiore frequenza, quello che i meteorologi hanno registrato è che questo tipo di temporali tende a durare nel tempo e a spostarsi per molti chilometri: “A luglio abbiamo assistito a temporali che si sono sviluppati in Piemonte e Lombardia e sono arrivati fino in Friuli Venezia Giulia. Questa tipologia di temporali è quindi in grado di provocare fenomeni intensi come grandinate e raffiche di vento su un territorio molto esteso. Questa è una caratteristica non comune invece agli altri temporali, che solitamente si esauriscono in un breve lasso di tempo, in mezz’ora/ 45 minuti, al più un’ora”, conclude Zanetti.