In preparazione dell’arrivo della tempesta Khanun, che ha in precedenza colpito il Giappone e la Corea del Sud, in Corea del Nord le autorità hanno chiesto di fare tutto il possibile per proteggere i ritratti di Kim Jong-un. L’indicazione è presente nelle pagine del Rodong Sinmun, giornale ufficiale del Partito dei lavoratori: “attenzione principale“, riporta il Guardian, deve essere rivolta ad “assicurare la sicurezza” dei ritratti del leader nordcoreano, presenti in ogni ufficio e in ogni casa, del padre Kim Jong-il e del nonno Kim Il-sung. Non solo, ai cittadini è stato anche chiesto di mettere al sicuro statute, mosaici, dipinti e altri monumenti della dinastia Kim.
In Corea del Nord “statute e ritratti non sono solo simboli, ma simboli religiosi sacri, icone” in un Paese che è, nell’essenza, “una teocrazia“, ha ricordato a NK News, Andrei Lankov, professore della Kookmin University. “Ogni religione si aspetta da sempre che i suoi fedeli siano pronti a morire, o almeno a soffrire, per salvare le icone sacre“.
Di fronte ai rischi di gravi conseguenze, l’agenzia nordcoreana Kcna afferma che “tutti i settori e le unità” nel Paese “stanno conducendo una campagna dinamica per far fronte a un clima anomalo e disastroso” e “sono stati diffusi allarmi per vento forte, piogge intense, maremoti e mareggiate“. Secondo i media ufficiali nordcoreani, militari e funzionari del partito hanno l’ordine di preparare misure per contenere le conseguenze di inondazioni e salvare i raccolti.