La tempesta tropicale Franklin tocca terra in Repubblica Dominicana: prime inondazioni

La tempesta tropicale Franklin si abbatte su Haiti e sulla Repubblica Dominicana, scaricando forti piogge e venti
MeteoWeb

La tempesta tropicale Franklin ha toccato terra sull’isola di Hispaniola, condivisa dalla Repubblica Dominicana e da Haiti, facendo temere frane mortali e forti inondazioni in entrambi i Paesi. I meteorologi avvertono che la tempesta potrebbe scaricare fino a 250mm di pioggia, con un massimo di 380mm per la regione centrale di Hispaniola. Questa mattina, la tempesta era centrata circa 170km a ovest-sudovest di Santo Domingo, la capitale della Repubblica Dominicana, secondo il National Hurricane Center (NHC) di Miami. Aveva venti massimi di 85km/h, con raffiche più forti, e si stava muovendo verso nord a 17km/h. La tempesta Franklin ha toccato terra lungo la costa meridionale del Paese vicino a Bahahona.

Per il momento, non si segnalano vittime o episodi gravi, ma sono in corso inondazioni e allagamenti dovuti allo straripamento di fiumi. Si prevede un certo indebolimento della tempesta nel suo attraversamento dell’isola, con un successivo rafforzamento a partire da domani, quando proseguirà il suo cammino nell’Oceano Atlantico verso il territorio statunitense.

Nei Caraibi, le autorità sono preoccupate per l’impatto della tempesta Franklin su Haiti, che è vulnerabile a inondazioni catastrofiche data la grave erosione del Paese. Ieri, il Primo Ministro Ariel Henry aveva esortato gli haitiani a fare scorta di acqua, cibo e medicinali mentre le autorità controllavano alcune delle oltre 200.000 persone sfollate a causa della violenza delle bande, alcune delle quali vivono per strada o in rifugi di fortuna.

tempesta tropicale franklin

Allerta rossa nella Repubblica Dominicana

Nella Repubblica Dominicana, le autorità hanno chiuso scuole, agenzie governative e diversi aeroporti, con almeno 24 delle 31 province del Paese in allerta rossa. Oltre 40 acquedotti sono fuori servizio a causa delle forti piogge, colpendo più di 830.000 clienti. Ieri erano già state segnalate inondazioni a Santo Domingo e altrove, dove i residenti si preparavano a forti piogge mentre le autorità evacuavano 31 famiglie. “Abbiamo paura del fiume”, ha detto Doralisa Sánchez, un’impiegata governativa che vive vicino al fiume Ozama che divide la capitale e che ha dovuto fuggire da casa tre volte durante le precedenti tempeste. Altri, come l’imprenditrice Albita Achangel, temevano di non avere nessun posto dove andare se le acque avessero iniziato a salire. “Speriamo nella volontà di Dio”, ha detto, aggiungendo che il suo patio è già stato allagato.

La tempesta ha preoccupato migliaia di dominicani che vivono in zone soggette a inondazioni. “Quando due gocce d’acqua cadono qui, improvvisamente si allaga”, ha detto Juan Olivo Urbáez, proprietario di una piccola impresa in una comunità vicino al fiume Ozama.

Un’allerta per tempesta tropicale è in vigore per tutta la costa meridionale della Repubblica Dominicana e Haiti, così come per tutta la costa settentrionale della Repubblica Dominicana. Secondo il National Hurricane Center di Miami, il governo delle Bahamas ha emesso un’allerta di tempesta tropicale anche per le Isole Turks e Caicos.

Le altre tempeste in corso

Franklin è la settima tempesta con nome della stagione degli uragani nell’Atlantico, che va dall’1 giugno al 30 novembre. Un’ottava tempesta con nome, Gert, si è dissipata nella giornata di ieri. Nel frattempo, nella notte, la tempesta tropicale Harold si è indebolita, diventando una depressione tropicale dopo aver toccato terra nel sud del Texas, portando forti venti, pioggia e lasciando migliaia di case senza elettricità.

Il 10 agosto, la National Ocean and Atmospheric Administration ha aggiornato le sue previsioni, avvertendo che la stagione degli uragani di quest’anno sarebbe stata superiore alla norma. Sono previste dalle 14 alle 21 tempeste con nome. Di queste, da 6 a 11 potrebbero diventare uragani, e da 2 a 5 potrebbero diventare uragani maggiori (categoria pari o superiore a 3).

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