Allerta Meteo, il ciclone Daniel è sul mar Jonio: tre giorni di maltempo estremo, è allarme in Calabria e Sicilia

Allerta Meteo, il ciclone proveniente dall'Albania è arrivato sul mar Jonio e scatenerà maltempo estremo su Calabria e Sicilia da martedì 5 fino alle prime ore di venerdì 8. Gli ultimi aggiornamenti
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E’ arrivato sul mar Jonio il ciclone proveniente dall’Albania e che alimenterà forte maltempo per gran parte della settimana all’estremo Sud dell’Italia. La tempesta, ufficialmente denominata Daniel dall’Università di Berlino, si intensificherà nelle acque dello Jonio nelle prossime ore scatenando forti temporali che si abbatteranno su Calabria e Sicilia martedì 5 fino alle prime ore di venerdì 8.

Nelle scorse ore il maltempo ha già colpito duramente la Grecia, e nel corso della giornata di martedì 5 settembre si estenderà al Sud Italia con le prime forti piogge su Calabria e Sicilia.

I giorni “clou” del maltempo saranno mercoledì 6 e giovedì 7 settembre, quando per 48 ore avremo violenti nubifragi sulle zone joniche di Calabria e Sicilia. Particolarmente colpite le province di Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria, Messina, Catania, Siracusa e Ragusa, con precipitazioni superiori ai 250mm di pioggia. La situazione è molto pericolosa,

Allerta Meteo: focus sul maltempo di martedì 5 settembre

Il primo giorno di forte maltempo sarà proprio quello di martedì 5 settembre, con fenomeni in intensificazione nel corso della giornata e particolarmente intensi nel pomeriggio-sera. Il centro europeo ESTOFEX, infatti, ha emesso un livello di allerta 1 e 2 per le coste orientali dell’Italia meridionale principalmente per eccessive precipitazioni convettive.

Nel bollettino Estofex, gli esperti evidenziano come “Si è stabilito un modello “omega”. L’anticiclone bloccante è posizionato sull’Europa centrale ed è delimitato da due minimi limite stazionari a O del Golfo di Biscaglia e sul Mar Ionio, e a nord da un forte flusso zonale sulla Scandinavia. L’aria continentale moderatamente fresca fluisce verso sud sul suo fianco orientale sull’Europa orientale, i Balcani e la regione del Mediterraneo centrale, mentre l’aria calda viene portata verso nord sul suo fianco occidentale dall’Algeria verso la Francia, il Benelux e l’Inghilterra“.

Nelle previsioni del bollettino si legge che “L’unica attività temporalesca degna di nota è prevista nell’intervallo della bassa soglia orientale, dove l’aria di medio livello piuttosto fresca sopra lo strato limite marittimo molto caldo e umido crea CAPE dell’ordine di 500-1500 J/kg con poco senza alcun limite in atto. Sono previsti i seguenti fuochi di convezione:

(1) I temporali da sparsi a diffusi ruoteranno attorno al centro del ciclone di superficie sul Mar Ionio, che si prevede svilupperà un nucleo caldo e si trasformerà in una depressione subtropicale. Tale attività potrebbe sfiorare la Calabria e la Sicilia e produrre qualche pioggia abbondante, soprattutto nella seconda metà del periodo di previsione.

(2) Una minaccia molto più elevata di piogge eccessive si sviluppa sul lato orientale della Grecia continentale, dove la risalita sinottica è soggetta all’avvezione di aria calda di ritorno da SE e al persistente flusso onshore e ascendente verso est di aria molto umida e almeno leggermente instabile proveniente dall’Egeo. Il mare lavora mano nella mano per tutto il periodo di previsione. In caso di temporali incorporati sono possibili accumuli di pioggia fino a diverse centinaia di mm, come mostrano i modelli di previsione ad alta risoluzione, e sono molto probabili inondazioni improvvise, colate di fango e colate detritiche molto pericolose!
Una minaccia simile, ma più debole, esiste lungo le coste della Bulgaria sudorientale e della Turchia nordoccidentale, dove il flusso umido terrestre proveniente dal Mar Nero dovrebbe rilassarsi entro il pomeriggio.

(3) Sul fianco anteriore del limite basso, un flusso più forte di medio livello da SW si estende sul bacino idrico del CAPE sul Mar Egeo e sulla Turchia occidentale e crea un taglio dello strato profondo di circa 15 m/s con profili di vento devianti. La convezione discreta potrebbe quindi organizzarsi in multi- o addirittura supercelle, e in questo caso sono possibili grandine di grandi dimensioni e forse alcuni tornado (soprattutto nelle aree costiere e al largo). Tuttavia, si ritiene che le tendenze al raggruppamento sotto una portanza sinottica abbastanza forte e la topografia complessa impediscano in una certa misura una migliore organizzazione convettiva. La copertura più elevata è prevista sul Mar Egeo settentrionale al mattino e sulla Turchia occidentale nel pomeriggio, mentre una maggiore copertura potrebbe mantenere la copertura più bassa verso sud“.

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