Stasera l’atteso Ciclone proveniente dai Balcani arriverà sul mar Jonio tramite l’Albania. Sarà una giornata di forte maltempo in Grecia e Turchia, prima che i fenomeni estremi da domani si spostino anche sul Sud Italia dove comunque già oggi avremo molte nubi, qualche pioggia e soprattutto i primi forti venti di grecale.
La situazione dalle immagini satellitari evidenzia chiaramente quanto le nubi frontali stiano già interessando l’Italia spinte da un forte flusso di vento balcanico:
Il centro Estofex – European Storm Forecast Experiment – ha lanciato un allarme di livello 1 e 2 per le prossime ore proprio per la Grecia, parti della Bulgaria, Turchia nordoccidentale e Mar Egeo principalmente per eccessive precipitazioni convettive e per tornado. Allarme dello stesso livello anche per il sud-ovest della Turchia principalmente per grandinate di grandi dimensioni, precipitazioni convettive eccessive e, in misura minore, per forti raffiche di vento convettivo.
Come possiamo vedere nella mappa, risulta anche un allarme di livello 1 e un livello 2 per alcune parti della Spagna in caso di grandine di grandi dimensioni, forti raffiche di vento convettivo ed eccessive precipitazioni convettive: sulla penisola Iberica persiste infatti il maltempo provocato dall’altro ciclone, quello che nel weekend ha già funestato Spagna, Portogallo, Marocco e Algeria. Infine abbiamo un livello 1 per la costa nord/orientale del Mar Nero principalmente per eccessive precipitazioni convettive e per tornado.
Il bollettino di allerta meteo di Estofex per la giornata odierna, lunedì 4 settembre
“Sull’Europa centrale si è stabilito un picco bloccante. È affiancato da una bassa soglia a ovest del Portogallo, da un forte flusso zonale sulla Scandinavia e da un’altra bassa soglia che scivola verso sud sulla Grecia, creando un classico e persistente modello “omega”. Sul fianco orientale dell’anticiclone bloccante fluirà aria continentale piuttosto fresca verso sud sull’Europa orientale, sui Balcani e sul Mediterraneo centrale, mentre sul suo fianco occidentale aria molto calda verrà portata dall’Algeria verso la Francia, il Benelux e l’Inghilterra.
L’attività temporalesca è per lo più legata ai due minimi limite“. Così gli esperti di Estofex spiegano la situazione meteo attuale in Europa, con una configurazione ad “omega” ben visibile dalle mappe sinottiche:
Sul maltempo in arrivo, gli esperti di focalizzano innanzitutto sulla Spagna spiegando come “Il forte flusso meridionale davanti al basso limite occidentale porta uno strato misto elevato dal Sahara attraverso la regione del Mediterraneo occidentale e la metà orientale della Spagna, creando CAPE intorno o superiore a 2000 J/kg sull’abbondante riserva di umidità marittima e ancora 500 -1500 J/kg sulle zone interne. L’innesco convettivo sarà meno diffuso rispetto ai giorni scorsi e probabilmente confinato ad una fascia di sollevamento sinottico e mesoscala, che erode l’inversione di capping sul bordo occidentale dell’area CAPE. È associato ad un massimo di vorticità di medio livello e ad un fronte freddo superficiale che lo accompagna, che si sposta lentamente verso NE attraverso la Spagna. Il buon accordo del modello consente di disegnare un’area di fulmini ad alta probabilità piuttosto compatta e un’area di livello 2. Tempeste forti e probabilmente non forti sono possibili già al mattino sul bordo ovest della zona di livello 1. L’inizio dell’attività convettiva sulla superficie sarà ritardato e lotterà per alcune ore contro il forte wind shear verticale, ma nel pomeriggio è probabile che si formino tempeste sparse che dovrebbero organizzarsi rapidamente in supercelle multi- e (con movimento a destra) sotto un forte wind shear verticale, che spesso supera i 20 m/s nello strato 0-6 km e i 15 m/s nello strato 0-3 km. I rischi principali sono grandine di grandi dimensioni, da grandi a isolate, e forti temporali. Tuttavia, anche i profili dei venti e il forte afflusso di umidità da sud-est a est suggeriscono la possibilità di una costruzione laterale o posteriore. Sono quindi possibili anche accumuli localmente elevati di precipitazioni, soprattutto nel caso in cui verso sera si manifestino uno o due ammassi temporaleschi più grandi.
Dopo il tramonto, la convezione si disaccoppia gradualmente dalla superficie, si indebolisce e si sposta al largo nel Golfo di Biscaglia“.
Per quanto riguarda invece Grecia, Bulgaria, Turchia nordoccidentale, Mar Egeo, gli esperti di Estofex spiegano come “Intorno alla base del limite orientale, l’aria bassa e piuttosto fresca di livello medio sopra lo strato limite marittimo molto caldo e umido crea CAPE dell’ordine di 500-1500 J/kg, a sud della Grecia localmente più di 2000 J/ kg. I venti convergenti consentono la formazione diffusa di temporali, che iniziano principalmente sulla terraferma greca durante il giorno, ma si spostano sempre più verso sud verso le isole e sul mare aperto la sera e durante la notte. I rischi principali sono la pioggia eccessiva e diversi tornado non mesociclonici (trombe marine) ai confini del deflusso, fronti di brezza terrestre notturni e altre zone di convergenza vicino al centro del ciclone di superficie che probabilmente girerà intorno alla penisola del Peloponneso durante la notte. Sul suo fianco posteriore, i venti superficiali in aumento da NE portano aria più secca e più fresca e stabilizzano la massa d’aria sulla terraferma, mentre forti piogge con temporali incorporati potrebbero diventare un problema ancora più grande sulle coste sopravvento della Grecia continentale e, in misura minore, Bulgaria e Turchia nordoccidentale“.
E’ da quest’area che domani, martedì 5 settembre, il maltempo più serio si estenderà anche al Sud Italia:
Tornando ad Estofex, il bollettino dedica un piccolo trafiletto anche alla Turchia sudoccidentale perchè “Sul fianco anteriore del livello minimo di cut-off, un simile serbatoio CAPE è ricoperto da un flusso di medio livello a sud-ovest, creando un taglio dello strato profondo di circa 15 m/s. Le tempeste sparse e guidate durante il giorno possono organizzarsi in multicelle e forse in alcune supercelle, e successivamente svilupparsi in grandi ammassi. I rischi principali sono la grandine e la pioggia eccessiva, mentre il pericolo del vento è in una certa misura attenuato dal debole taglio sulla bassa troposfera. Con le supercelle non è esclusa una grandine isolata molto grande, soprattutto verso est, dove il taglio degli strati profondi è più forte (ma si prevede che l’innesco convettivo sia più isolato), e vicino alla costa meridionale, dove il CAPE è più alto (probabilmente superiore a 2000 J/ kg)“.
Infine, c’è un accenno al maltempo sulla costa nord/orientale del Mar Nero: “Per tutto il periodo previsto saranno attivi rovesci temporaleschi sparsi o diffusi in prossimità di un altro piccolo ciclone di superficie. Forti piogge e una manciata di trombe marine sono i pericoli principali“.
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