Catastrofiche alluvioni in Grecia: parte della Tessaglia è ancora sott’acqua

Il ciclone Daniel si è spostato attraverso il Mediterraneo travolgendo la Tessaglia, nella Grecia centrale
MeteoWeb

A una settimana dall’inizio delle catastrofiche alluvioni in Grecia, parte della regione della Tessaglia rimane sott’acqua“: è quanto rileva il programma satellitare Copernicus, pubblicando su X (ex Twitter) un’immagine catturata dal satellite Sentinel-2 il 20 settembre, in cui è evidente come “molte aree agricole a Sud/Est di Larissa sono ancora allagate“.

Il ciclone Daniel si è spostato attraverso il Mediterraneo durante la prima settimana di settembre, gonfiando i fiumi della Tessaglia, nella Grecia centrale. Almeno 17 persone sono morte nel Paese. Le inondazioni sono arrivate poche settimane dopo che altre parti del Paese hanno affrontato i peggiori incendi d’Europa.

Copernicus e l’Osservazione della Terra

Copernicus è il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea, dedicato a monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini europei. Offre servizi di informazione basati sull’osservazione satellitare della Terra e dati in situ (non spaziali). Il programma è coordinato e gestito dalla Commissione europea ed è attuato in collaborazione con gli Stati membri, l’Agenzia spaziale europea (ESA), l’Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici (EUMETSAT), il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (CEPMMT), le agenzie dell’UE e Mercator Océan.

Il programma utilizza enormi quantità di dati globali provenienti da satelliti e da sistemi di misurazione terrestri, aerei e marittimi per fornire informazioni che aiutino i prestatori di servizi, le autorità pubbliche e altre organizzazioni internazionali a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. I servizi di informazione forniti sono accessibili agli utenti del programma in modo libero e gratuito.

La missione Copernicus Sentinel-2 comprende una costellazione di due satelliti in orbita polare posti nella stessa orbita eliosincrona, il cui scopo è monitorare la variabilità delle condizioni della superficie terrestre.

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