Campi Flegrei, Doglioni (INGV): “aumento della sismicità come negli anni ’80”

Diverse sequenze sismiche hanno interessato negli ultimi giorni i Campi Flegrei, con numerose scosse avvertite tra Pozzuoli e Napoli
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Nei Campi Flegreisi sta riproponendo quello che è successo all’inizio degli anni ’80, ovvero un aumento delle sismicità, chiaramente legata alla dinamica del vulcano in profondità ad alcuni km. L’INGV sta monitorando minuto per minuto l’evoluzione ma non siamo in grado di prevedere quel che può accadere, certamente ci stiamo avvicinando a una situazione di crisi come quella, appunto, di 40 anni fa. Dobbiamo quindi prestare la massima attenzione“: è quanto ha dichiarato all’Adnkronos il geologo Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in riferimento alle sequenze sismiche che hanno interessato negli ultimi giorni i Campi Flegrei, con diversi terremoti avvertiti tra Pozzuoli, Napoli e Comuni limitrofi.

Anche oggi siamo all’interno del range di magnitudo registrato nelle ultime settimane: è una evoluzione ‘normale’, abbiamo visto che c’è una maggiore frequenza di eventi e sta aumentando un po’ l’intensità. Come Osservatorio Vesuviano dell’INGV stiamo monitorando anche le variazioni eventuali di gas e la velocità del sollevamento del bradisismo,” ha sottolineato Doglioni. “Non abbiamo elementi che ci possano portare a dire che ci sarà una eruzione, però ci sarà un aumento della sismicità” facilmente prevedibile “dall’osservazione statistica del numero crescente di eventi. Per ora nessun allarme, certamente è una situazione su cui noi, come Istituto, abbiamo gli occhi puntati“.

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