Settembre è iniziato con un brillamento solare: con picco alle 03:00 ora italiana, l’esplosione di classe M1 della macchia solare AR3413 è durata per ore, abbastanza a lungo da generare un’espulsione di massa coronale (CME): lo riporta il sito specializzato SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips.
I dati provenienti dai coronografi della sonda SOHO della NASA indicheranno nelle prossime ore se esiste una componente diretta verso la Terra.
Nel frattempo un’altra CME è in viaggio verso il nostro Pianeta. Il Sole ha infatti generato un filamento magnetico lo scorso 30 agosto, dando vita ad un “canyon di fuoco” nell’emisfero settentrionale.
Quando le pareti del canyon si sono spalancate, una CME è stata proiettata nello Spazio, visibile nel filmato del Solar and Heliospheric Observatory (SOHO):
Un modello NOAA prevede che la CME colpirà la Terra il 3 settembre, causando probabilmente una tempesta geomagnetica di classe G1. Gli skywatcher ad alta latitudine potrebbero ammirare aurore al chiaro di luna questo fine settimana.
Anche Mercurio e Venere sono sulla linea di fuoco. Secondo un modello della NASA, la CME sta colpendo Mercurio in questo momento. Lo stesso modello mostra un impatto su Venere durante le prime ore del 2 settembre.
Che cos’è un filamento
I filamenti sono lunghe strutture sottili che si estendono sulla superficie della stella, regioni di gas molto densi e “freddi” che si formano a causa degli intensi campi magnetici solari e appaiono scure proprio perché sono più fredde delle regioni circostanti.
Queste particolari strutture molto allungate occasionalmente possono provocare anche eruzioni di materiale solare nello Spazio.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.