Nuovi aumenti sulla rete carburanti. Con le quotazioni internazionali ieri ancora in decisa salita sul diesel e in rialzo anche sulla benzina – nella giornata della decisione di Arabia Saudita e Russia di prolungare fino a fine anno i tagli alla produzione di petrolio – si registrano oggi ulteriori movimenti sui prezzi raccomandati sulla rete italiana: a intervenire sono Q8, IP e Tamoil, tutte con +1 centesimo su entrambi i carburanti. In attesa di recepire le ultime mosse, le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa risultano in leggera crescita.
Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri 5 settembre, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,962 euro/litro (1,960 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,951 e 1,974 euro/litro (no logo 1,950). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,866 euro/litro (rispetto a 1,865), con le compagnie tra 1,857 e 1,882 euro/litro (no logo 1,856).
“L’Arabia Saudita ha deciso di estendere il taglio alla produzione di greggio di un milione di barili al giorno stabilito in luglio di altri tre mesi, da ottobre fino alla fine di dicembre. Questo, insieme con il taglio da 300 mila barili deciso dalla Russia (dopo i 500 mila di agosto) e precedentemente dall’Opec+, continua a sostenere il prezzo del petrolio sui mercati mondiali. Ieri ha raggiunto i massimi da 10 mesi a questa parte,” si legge su La Stampa. “I contratti “future” sul Brent, il greggio estratto nel Mare del Nord che costituisce il riferimento per i tre quarti degli scambi globali, sono saliti del 2,3% arrivando a 91,08 dollari al barile, un livello che, appunto, non si vedeva dalla seconda metà di novembre dello scorso anno“.