L’ufologo Angelo Maggioni, Presidente dell’associazione A.R.I.A. (Associazione Italiana per la Risoluzione delle Anomalie su tutti i domini), interviene sul caso dei “corpi alieni” presentati al Congresso messicano. “Con enorme dispiacere osservo e leggo decine di titoloni da parte di tutti i giornali nazionali di un pseudo ufologo Maussan (in realtà è un giornalista che ha in mano quasi il 100% dell’informazione messicana) presentare altrettanto discutibili resti alieni, fossilizzati più di mille anni fa”, afferma Maggioni, che da anni indaga e segue il caso delle Mummie di Nazca, dette tridattile. “Ho raccolto testimonianze e documentazione che provano la frode di questo complesso caso”, continua l’ufologo italiano.
“In realtà sono anni che ufologi seri cercano di dissociarsi da queste pazzie di vilipendio di cadavere. Sì, avete compreso bene. Quello che presentano al Congresso messicano si riassume in una parola sola: vilipendio di cadavere, in quanto le mummie estrapolate dai loro siti archeologici (vere mummie pre ispaniche) vengono “smontate” e assemblate con altre ossa generalmente di animali per poi spacciarle per mummie aliene”, sostiene Maggioni.
“La lista di questi truffatori è decisamente lunga a partire dal giornalista Maussan e tutta la sua equipe che lo circonda, come la storia di Jamin (fedele amico di Maussan) che si spacciava per archeologo francese e che voleva scavare nel sito di Machu Picchu, dove dovette intervenire il Ministro degli esteri francese per informare i beni culturali del Perù che quel personaggio non aveva né competenza né conoscenza scientifica, ma soprattutto non era un archeologo. O di come, proprio recentemente, la procura del Perù ha arrestato e processato uno dei tombaroli che forniva le mummie ispaniche al circo Maussan, mummie che finivano anche sul mercato nero al costo di euro centomila. Insomma ci sono fior fiori di documentazione che svela la frode delle Mummie di Nazca, eppure ogni volta se ne parla come se fosse un evento unico”, commenta Maggioni.
“È un vero peccato che il Congresso messicano abbia perso la sua opportunità non solo di fare bella figura, ma anche quella di esporre ed affacciarsi alla tematica UFO, UAP o FANI con serietà e credibilità. Credibilità persa anche da uno dei testimoni chiave americano, Ryan Graves, che recentemente ha partecipato sotto giuramento davanti al Congresso Americano e che dopo quanto assistito delle false mummie ha fatto un tweet dove si pentiva di aver accettato tale invito ad affiancarsi ad uno dei più grandi truffatori dell’ufologia mondiale, appunto Maussan. Sono anni che Maussan ci prova e ha sostenuto parecchi avvistamenti falsi sia messicani che italiani, non in ultimo la sfera extraterrestre di Juanito Juan sponsorizzato anche da Red Ronnie e Caria, altri personaggi indubbiamente borderline dell’ufologia speculativa italiana che da anni ci imbottiscono di stupidaggini e fake ufologici”, continua Maggioni.
“Trovo ingiusto e davvero triste che molte testate nazionali espongono questi eventi fake che danneggiano la credibilità dell’ufologia stessa. Sia chiaro, io mi definisco ufologo attivista in quanto spesso mi trovo a dover indagare casi ritenuti importanti per poi scoprire la truffa dietro l’angolo. Noi di A.R.I.A siamo l’unica realtà italiana dove una associazione registrata indaga il fenomeno affianco alla scienza. Non a caso abbiamo ex appartenenti militari ed ex dell’Aeronautica Militare come Augusto Iannitti (ex radarista), ingegneri aerospaziali come Fabio Ippoliti e recentemente abbiamo stretto varie interviste e collaborazioni esterne, come quella fatta con l’ingegnere aerospaziale della NASA Shahnez Soni , o con l’astrofisico Cappiello, con il giornalista scientifico della Rai Di Bernardo Nicolai, ma anche con un grande esperto della fotografia come Giovanni Hanninen”, dice l’ufologo.
“Sul caso delle Mummie di Nazca sarebbe necessario calare la parola fine, smettendo di dare visibilità a truffatori incalliti come Maussan e quelli che lo appoggiano in Messico. L’ufologia è una tematica seria e va trattata con serietà e onestà intellettuale”, conclude Maggioni.