Equinozio: ecco quando arriva l’autunno e perché non inizia oggi 21 settembre

Per tutto l'emisfero boreale, l'equinozio di settembre segna la fine dell'estate e introduce l'autunno
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Nonostante quel che si ritiene comunemente, le stagioni astronomiche non iniziano sempre il giorno 21 (che sia settembre, dicembre, marzo e giugno), ed infatti l’equinozio, il primo giorno d’autunno, quest’anno cade sabato 23 settembre, alle 06:49 UTC, 08:49 ora italiana. Generalmente l’equinozio d’autunno si verifica tra il 21 e il 24 settembre, sempre in orari diversi. La variazione del momento in cui avviene è causato dalla diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario: il pianeta ci mette 365.25 giorni effettuare un’orbita attorno al Sole. Per tale ragione l’autunno può anche “ritardare”.

La data, che per chi vive nell’emisfero meridionale segna l’inizio della primavera, non è sempre uguale, ma oscilla tra il 21 e il 24 settembre, a causa dell’introduzione di un giorno ogni 4 anni nell’anno bisestile, che può farla slittare anche di molte ore. Generalmente comunque l’equinozio d’autunno si verifica il 22 e il 23 settembre e molto raramente il 21 e il 24.

Il prossimo equinozio autunnale cadrà il 21 settembre solo nel 2092 e nel 2096.  L’ultima volta che si è verificato il 24 settembre invece è stato nel 1931, mentre la prossima volta sarà nel 2303.

Cos’è l’equinozio?

Il termine equinozio deriva dal latino “equi-noctis” e significa “notte uguale” al giorno: nonostante tale origine, in realtà gli effetti della rifrazione atmosferica, il semidiametro del Sole e la parallasse solare, fanno sì che negli equinozi la lunghezza del giorno sia maggiore di quella della notte.

L’equinozio è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui la nostra stella maggiore si trova allo zenit dell’equatore. Nell’emisfero boreale vedremo il Sole scendere sull’orizzonte mentre nell’emisfero australe sale sull’orizzonte. Gli equinozi avvengono due volte l’anno, ogni sei mesi, a marzo e a settembre, e sono convenzionalmente assunti come momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra: per l’Italia e per tutto l’emisfero boreale, l’equinozio di settembre segna la fine dell’estate e introduce l’autunno, mentre l’equinozio di marzo chiude la porta all’inverno e fa scattare l’inizio della primavera. Nell’emisfero australe, invece, avviene l’esatto contrario: l’equinozio di settembre annuncia la primavera mentre quello di marzo segna l’inizio dell’autunno.

Nel nostro emisfero il Sole raggiungerà la sua massima ‘discesa’ sull’orizzonte il 21 dicembre, quando cambieremo nuovamente stagione e arriverà l’inverno, nel giorno più corto dell’anno, il solstizio d’inverno.

Equinozio d’Autunno: la notte (non è) uguale al giorno

Durante l’equinozio autunnale, nel suo moto apparente, il Sole scende dall’emisfero celeste boreale verso quello australe, in cui rimarrà fino al successivo equinozio, quando risalirà oltre l’equatore celeste.

Nonostante il nome equinozio, derivando da “notte uguale [al dì]”, sembri indicare una giornata in cui il numero di ore di luce e quelle di buio siano esattamente identiche, non è così: in particolare, il giorno in cui si ha questo fenomeno non è quello in cui avviene l’equinozio, ma uno in sua prossimità. Il giorno esatto in cui il dì e la notte hanno la stessa durata dipende dalla latitudine cui ci troviamo. Alle latitudini italiane, in particolare, la parità tra giorno e notte avverrà il 25 settembre sopra al 40° parallelo e il giorno seguente al di sotto dello stesso.

Autunno: perché si chiama così questa stagione dell’anno?

L’origine si fa risalire al participio passato del verbo latino augere”. Augere, che significa “aumentare”, “arricchire”, diventa – con il suo participio passato – “auctus”, a cui è stata associata la desinenza -mnus. Da qui autumnus, da cui poi tutte le lingue neolatine hanno tratto il nome della terza stagione dell’anno (Otoño in spagnolo, Automne in francese, Outono in portoghese, ed anche in inglese si dice Autumn – mentre negli Stati Uniti è più comune il termine “Fall”).

Autunno: Settembre e i suoi proverbi

  • L’autunno fa cader le foglie e la vecchiaia fa passar le voglie
  • Autunno chiaro e giocondo, anno fecondo
  • In settembre l’uva matura e il fico pende
  • Di settembre e d’agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto
  • Un settembre caldo e asciutto maturare fa ogni frutto
  • Da Settembre prima la bianca, che di pendere è già stanca
  • L’uva settembrina, è fragola zuccherina
  • Di Settembre la notte col dì contende
  • Di settembre o porta via i ponti o secca le fonti
  • A settembre pioggia e luna, è dei funghi la fortuna
  • Quando la cicala canta in settembre, non comprare grano da vendere
  • Aria settembrina fresco la sera e fresco la mattina
  • Brache, tela e meloni in settembre non son buoni
  • Ogni uccello di settembre è beccafico
  • Se fa bello per San Gorgone (6 Settembre) la vendemmia va benone
  • Se piove per San Gorgonio (9 settembre), tutto l’ottobre è un demonio
  • Santa Croce (14 Sett.) pane e noce
  • Per Santa Eufemia ( 16 Sett.) comincia la vendemmia
  • San Matteo (21 Sett.) addolcisce i grappoli
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