Fridays for Future, il movimento dei giovani attivisti per il clima nato dalle proteste di Greta Thunberg, è tornato in piazza per la Giornata di azione globale per il clima, in preparazione dello Sciopero mondiale del clima del prossimo 6 ottobre. Nel pomeriggio, si sono tenute manifestazioni in diverse città italiane, con presidi e performance artistiche. Il tema centrale delle manifestazioni è la critica al governo Meloni, accusato di negazionismo climatico e di sostegno alle fonti fossili. “L’Italia è a un nuovo capitolo della storia climatica – si legge sul sito di Fridays for Future Italia -: ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni. La prima causa dell’aumento delle temperature, e di conseguenza dei fenomeni climatici estremi, sono i combustibili fossili, su cui l’Italia continua a investire ampiamente”. Secondo l’organizzazione, con il piano Mattei “il governo vincola il Paese al fossile e lo condanna a eventi estremi sempre più frequenti e intensi”. Fridays For Future aggiunge che “è specularmente emblematico che, con l’attuale governo, si siano inasprite le misure repressive nei confronti di chi oggi manifesta pacificamente e resiste praticando la disobbedienza civile“.
Il movimento propone alcune soluzioni per tutelare l’acqua e garantire maggiori difese naturali ai fenomeni estremi, tra cui: ridurre i consumi, ripristinare gli alvei originari dei fiumi, tutelare e promuovere la salute del suolo, favorire l’assorbimento dell’acqua nel suolo, spingere la forestazione, ripristinare i fondi del PNRR per il dissesto idrogeologico.
Una balena di plastica in Darsena a Milano
In una performance collettiva, esponenti di Fridays For Future hanno portato in Darsena a Milano una grossa balena di plastica, costruita con materiali di scarto. “L’idea è quella di riempire la struttura di piantine resilienti, come quelle aromatiche – ha spiegato un’attivista – e di farlo in maniera creativa, invitando a partecipare anche passanti“. Su dei cartoncini verdi, ritagliati a forma di foglia, chiunque può lasciare un messaggio e attaccarlo alla balena. “L’azione si ispira a un mondo post combustibili fossili, un mondo che noi ci auguriamo. Ma per costruirlo abbiamo bisogno della partecipazione di tutti“. Una ventina di ragazzi si sono riuniti intorno alle 17 perché “la situazione è sempre più insostenibile e l’inazione del governo sempre più inaccettabile”, ha osservato Andrea, un altro esponente del movimento. “Le alluvioni in Emilia Romagna o quella in Libia mettono sotto gli occhi di tutti i cambiamenti climatici e sentiamo il bisogno di protestare”.
Ambientalisti disegnano una pista ciclabile a Torino
Alcune decine di attivisti ambientalisti di Fridays for Future ed Extinction Rebellion, vestiti da Barbie, hanno disegnato una pista ciclabile in corso Brescia a Torino “per denunciare le politiche climatiche del governo nazionale e regionale”. “In una situazione di crisi sistemica come quella in cui siamo – spiega Matilde, attivista di Extinction Rebellion – la priorità di chi governa dovrebbe essere informare i cittadini sui rischi, sulle reali cause e sulle possibili soluzioni. E attraverso forme di democrazia partecipata, coinvolgerli nell’ideazione delle soluzioni. Perché ogni decisione politica che verrà presa avrà un impatto drastico sulla vita di ognuno di noi”.
Decine di migliaia di attivisti in corteo in Germania
Ma le proteste degli attivisti per il clima non si limitano all’Italia. Decine di migliaia di manifestanti, fra cui molti bambini e adolescenti, hanno marciato oggi a Berlino e in numerose di altre città della Germania per chiedere al governo tedesco di intraprendere azioni più incisive al fine di raggiungere gli obiettivi climatici. Questo 13° “sciopero globale del clima” ha avuto come slogan “la fine dei combustibili fossili”. Erano previste circa 250 manifestazioni in tutta la Germania. A Berlino circa 12.000 persone, secondo quanto riferito dalla polizia all’AFP, si sono riunite a mezzogiorno davanti alla Porta di Brandeburgo prima di sfilare attraverso il centro della città. Gli attivisti hanno scandito o mostrato decine di slogan tra cui “Il tempo scorre”, “nessun piano B”, “profitti oggi, la fine del mondo domani” od “Olaf, le tue bugie uccidono”, con riferimento al cancelliere tedesco Olaf Scholz e all’impegno tedesco di soddisfare l’80% del fabbisogno elettrico del Paese con energie rinnovabili entro il 2030.
Hanno manifestato inoltre circa 8.500 persone a Monaco di Baviera e almeno 10.000 ad Amburgo, secondo la Polizia citata da media locali.