Grecia flagellata dal ciclone Daniel, “situazione di guerra”: 754 mm a Zagora Pelion, spiagge cancellate | FOTO

Scene di devastazione, il bilancio delle vittime si aggrava
grecia ciclone daniel
MeteoWeb

Il ciclone Daniel continua a provocare gravi danni e vittime: una donna è stata trovata morta nella zona di Paltsi, non lontano dalla città di Volos, nella Grecia centrale. Secondo Kathimerini, la donna, di 87 anni, è stata trovata in un torrente in piena. Si tratta della 2ª vittima della tempesta, dopo che un uomo è morto ieri nei pressi di Volos, travolto da un torrente. Violento maltempo ha colpito duramente il cuore del Paese: nell’unità periferica della Magnesia occidentale sono stati registrati quasi 400 mm di pioggia in 30 ore, secondo meteo.gr. Il sindaco della città di Volos, Achilleas Mpeos, ha descritto all’emittente Ant “una situazione di guerra: stiamo combattendo per ripristinare la fornitura di elettricità e acqua“.

Le precipitazioni giornaliere più elevate fino alle 20:45 di ieri sono state registrate a Zagora Pelion, pari a 754 mm. Per rendere l’idea, nell’area di Atene (Stazione Meteorologica di Helliniko) si registrano in media circa 400 mm all’anno. Il precedente record di precipitazioni giornaliere di 644,7 mm è stato registrato a Pali Kefalonia durante il ciclone mediterraneo del settembre 2020.

Nella regione greca di Magnesia sono caduti tra i 600 e gli 800 millimetri di pioggia in 24 ore, un “fenomeno senza precedenti” secondo il meteorologo Dimitris Ziakopoulos, vicepresidente del Centro studi sulla gestione delle crisi, il quale ha precisato che le precipitazioni superano quelle normalmente osservate in un anno intero.

Scene di devastazione anche nell’isola di Sciato (Skiathos in greco), nota meta turistica nell’arcipelago delle Isole Sporadi. Il maltempo ha colpito anche l’isola di Evia, la 2ª più grande della Grecia, dove nella zona orientale i fiumi sono esondati danneggiando le case e le infrastrutture. La tempesta si sta spostando verso Ovest, e le autorità greche hanno ordinato l’evacuazione di alcuni centri abitati nei pressi della città di Karditsa e dell’unità periferica della Ftiotide.

Secondo i meteorologi di AccuWeather che, poiché questa struttura ribolle sulle calde acque del Mar Mediterraneo, ha il potenziale per diventare un “medicane“: la parola è una combinazione di “Mediterraneo” e “uragano“. Sebbene non sia una terminologia ufficiale, il nome separa le differenze regionali che hanno queste tempeste, rispetto alle tempeste tropicali, ai cicloni o agli uragani. In rare occasioni, i medicane hanno avuto l’intensità degli uragani di 1ª categoria 1 sulla scala Saffir-Simpson.

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