Il Guinness dei primati ha tolto a Reinhold Messner il titolo di Re degli 8mila, in base alla motivazione per cui non avrebbe scalato per primo tutte le 14 vette più alte del mondo. Secondo il cronista di alpinismo tedesco Eberhard Jurgalski, Messner e Hans Kammerlander nel 1985 avrebbero mancato la vetta dell’Annapurna. Sul sito del Guinness World Records ora è l’americano Edmund Viesturs ad essere indicato come la prima persona ad aver scalato tutti i 14 ottomila tra il 1989 e il 2005.
“Sciocchezze. In primis non ho mai rivendicato nessun record, perciò non mi possono disconoscere nulla. Inoltre, le montagne cambiano. Sono passati quasi 40 anni, se qualcuno è salito sull’Annapurna di certo siamo stati io e Hans,” ha dichiarato Messner all’ANSA. “Nessuno che se ne intende di alpinismo metterebbe in dubbio la nostra impresa, Jurgalski infatti non ne sa nulla“. “La montagna cambia, come ogni cosa in natura. Soprattutto sull’Annapurna basta che crolli la cornice di neve e la vetta si abbassa di 5 metri,” ha sottolineato l’altoatesino. “La cresta che porta alla vetta è lunga 3 km, Jurgalski ha semplicemente confuso la cima Est con quella principale. Qui evidentemente qualcuno vuole farsi notare senza avere la minima competenza“. “L’alpinismo è cambiato negli anni. Prima tutto girava intorno alla conquista, ovvero le prime scalate delle vette inviolate, poi invece si è iniziato a puntare sulla difficoltà dell’impresa, come abbiamo fatto io e Hans scalando l’Annapurna da una parete interminabile e difficilissima durante una tempesta, che di per sé era già un’impresa“. “L’alpinismo non è uno sport e per questo non esistono né competizioni né vincitori, per questo motivo le gare nelle palestre artificiali di roccia non sono alpinismo,” ha concluso Messner.