Dalla tarda serata di ieri, giovedì 21 settembre, 250 squadre composte complessivamente da 1550 uomini con l’intervento di 276 autobotti sono in azione sul territorio della Sicilia per combattere gli incendi. In azione anche 6 Canadair della flotta nazionale e 11 elicotteri del Corpo forestale regionale che hanno effettuato 323 interventi complessivi. Le province maggiormente colpite sono quelle di Palermo, Catania e Messina.
Nel Palermitano, colpita anche la zona di Lascari dove stanno operando diversi mezzi dei Vigili del Fuoco e un Canadair per spegnere le fiamme che stanno bruciando macchia mediterranea e sterpaglie. Lo stesso fronte sta interessando anche il territorio di Gratteri, minacciando anche il territorio di Cefalù. Montagna Grande è ormai completamente bruciata sul territorio di Villabate, sempre nel Palermitano: adesso la situazione più difficile è sul versante sud (Misilmeri). Un altro grosso incendio è in corso sul lato occidentale tra Gibilrossa e Belmonte Mezzagno. A Palermo e a Partinico alcune squadre della Protezione Civile sono nei pressi del Santuario della Madonna del Ponte. A Valledolmo, invece, in corso interventi in contrada Magazzinaccio. Fiamme anche a Torretta e Campofelice di Roccella, in viale Europa, dove si sono verificati due incendi a distanza di 20 metri, nei pressi di alcune abitazioni.
Serie di incendi anche nell’area di contrada Rajata a Bagheria (Palermo). Diverse le segnalazioni giunte da cittadini che abitano la zona e che lamentano aria poco respirabile. Sono immediatamente intervenuti i vigili urbani, 2 autobotti richieste dall’amministrazione comunale, ed una terza è in arrivo, l’ufficio Protezione Civile comunale ed i moduli antincendio della Protezione Civile; si attende l’arrivo dei Vigili del Fuoco. Il sindaco di Altofonte, invece, ha segnalato un incendio nella zona urbana di Torrettella, vicino ad alcune abitazioni che al momento non sono coinvolte, anche se i cittadini sono scesi in strada e hanno abbandonato le loro case. Nella zona di Madonna del Ponte, tra Balestrate e Partinico, sono impegnate due squadre del distaccamento di Partinico e del distaccamento volontario di Carini.
A Palermo, invece, nel quartiere Brancaccio è ancora in corso lo spegnimento dell’incendio in via San Ciro e in via Fico d’India. In città, si registrano anche auto e capannoni in fiamme, mentre viale Regione Siciliana è bloccata: i roghi stanno tenendo in apprensione automobilisti e residenti nella zona compresa tra Bonagia, via Belmonte Chiavelli e Pagliarelli. Un canneto è andato in fiamme nei pressi del ponte di Bonagia e le fiamme hanno investito una vettura. Un altro incendio è divampato in via Ernesto Basile, dove si svolgono i mercatini di Natale e la Fiera dei morti. Un terzo incendio si è sviluppato vicino a un’impresa edile in via Belmonte Chiavelli. Il forte vento di scirocco sta rendendo difficile l’intervento delle squadre di soccorso, al momento impegnate anche in altri interventi in città: in via Messina Marine e nella zona di via Pitrè. Un altro incendio si è verificato nel quartiere Villaggio Santa Rosalia nei pressi di via Gustavo Roccella: in questo caso l’incendio ha interessato un’area a cielo aperto adibita a ricovero di camper e vetture. Un incendio partito dal parco Cassarà a Palermo ha lambito la cittadella Università. Il rogo si è sviluppato nei pressi dell’edificio 18 della cittadella di viale delle Scienze. Dall’università confermano che l’incendio ha lambito i padiglioni delle Facoltà, ma smentiscono che ci sia in atto un’evacuazione della cittadella, come comunicato dalla pagina Facebook di Vivere Ateneo.
Nel primo pomeriggio un rogo è scoppiato nella discarica di Bellolampo, già colpita nell’ondata di incendi a luglio. Le fiamme hanno provocato un’intensa nube nera visibile da gran parte della città. La Rap, l’azienda che si occupa del ciclo dei rifiuti nel capoluogo siciliano, ha assicurato che “l’incendio divampato nella discarica di Bellolampo è stato spento dalle nostre maestranze. Fortunatamente ogni pericolo è scongiurato“.
Intanto, sempre a causa di un incendio, un tratto della A20 Palermo-Messina è stata chiusa nel tratto compreso tra gli svincoli di Cefalù e Castelbuono. Inoltre, a causa di un vasto incendio è temporaneamente chiuso al traffico un tratto della strada statale 187 ‘di Castellammare del Golfo’, in entrambe le direzioni, nei pressi di Trappeto, in provincia di Palermo.
Nel Messinese, un vasto rogo sta lambendo la strada provinciale Falcone-Montalbano, in contrada conche del Territorio di Falcone/Tripi. Allo stato attuale, la strada provinciale è interdetta al transito dalla Polizia Municipale. Le autorità sono in costante contatto con la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e la forestale. Sono in corso roghi anche a Messina‚ a Sant’Agata di Militello, Tusa in contrada Caldara a Barcellona Pozzo di Gotto e, sempre nel Messinese, a Ficarra‚ in via Trieste in contrada Grenne.
Un incendio sta interessando il Monte Sparagio nel Trapanese. Le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco, risalgono verso il bosco del Giacolamaro, grande zona alberata della montagna. L’allarme è scattato intorno alle 14.30. Sul posto lavorano le squadre della Forestale, squadre antincendio regionali e volontari dell’associazione Sos Valderice. Per le forti raffiche di vento, gli elicotteri non sono potuti intervenire.
Roghi anche a Catania, Castiglione di Sicilia e Monte Colla e a Terrasini in via Contrada dalla Chiesa.
“Ho voluto recarmi personalmente nella sala operativa del Corpo forestale regionale per avere un quadro della situazione dei roghi in Sicilia in queste ore drammatiche. Ho constatato il livello di impegno di uomini e mezzi per fronteggiare la nuova emergenza e verificato le modalità operative del coordinamento degli interventi sul territorio. Lo sforzo della struttura antincendio regionale è massimo“. Così il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che segue costantemente la situazione degli incendi nell’isola. Un quadro in costante evoluzione, reso ancora più difficile dalle alte temperature e dal vento di scirocco. “Ringrazio – ha aggiunto Schifani – chi in queste ore si sta prodigando sul territorio per contrastare le fiamme e per aiutare le popolazioni delle zone colpite. Ancora una volta il territorio della nostra regione è stato oggetto di attacchi criminali che stanno causando immensi danni ambientali e apprensione tra i residenti. Confido in un fronte comune tra istituzioni e cittadini per isolare e denunciare i responsabili dei roghi, ma anche perché maturi la consapevolezza della gravità di un fenomeno che è già costato vite umane e danni ambientali incalcolabili al nostro territorio”.