Un avviso di garanzia da parte della Procura di Ivrea è stato notificato al maggiore Oscar Del Dò, pilota della Freccia Tricolore che il 16 settembre si è schiantata al suolo a San Francesco al Campo, provocando la morte di una bimba di 5 anni. Il provvedimento è un atto indispensabile per procedere ad alcuni accertamenti tecnici irripetibili e non è legato ad accuse specifiche o ad attribuzioni di responsabilità. L’atto è stato notificato dai Carabinieri e, secondo quanto si apprende, contiene soltanto riferimenti al titolo di reato (disastro e omicidio in forma colposa) per il quale è stato aperto il procedimento giudiziario. Al pilota è stato affidato un avvocato d’ufficio. Sempre secondo quanto si apprende, è possibile che la difesa del militare sarà assunta da un legale dell’Avvocatura dello Stato.
Intanto, è stato completato il recupero delle parti del velivolo coinvolto nell’incidente. Il materiale è stato depositato a Volpiano, sotto rigorosa sorveglianza, in un hangar di pertinenza del 1° Nucleo elicotteri dei Carabinieri. Ora è a disposizione della Procura di Ivrea per gli accertamenti tecnici. Scatola nera, comunicazioni audio, analisi dei rottami serviranno per chiarire in via definitiva cosa è successo. L’ipotesi che ha preso corpo fin dai primi momenti è quella di un “bird strike”, l’impatto violento con uno stormo di uccelli subito dopo il decollo dall’aeroporto di Caselle. Uno degli uccelli è finito nel vano motore e, come avviene in questi casi, le palette del compressore si sono rotte, guastando l’impianto.