Un algoritmo di intelligenza artificiale messo a punto dal gruppo di ricerca coordinato da Robert Hazen, dell’Istituto Carnegie statunitense, è in grado di analizzare qualsiasi tipo di molecola in cerca di tracce di vita aliena, con una precisione del 90%. Il nuovo metodo è stato descritto su PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences.
Il nuovo algoritmo, addestrato con varie tipologie di campioni, tra i quali cellule viventi, materiali organici all’interno di rocce, meteoriti e composti prodotti in laboratorio, è stato in grado di identificare nuovi pattern, per stabilire se quei composti siano prodotti o no da forme di vita. Eventuali forme di vita, su Marte ad esempio, potrebbero avere lasciato tracce, ma miliardi di anni di esposizione alle radiazioni o agli altri composti del terreno o dell’atmosfera potrebbero avere trasformano le molecole originarie: ecco perché riconoscerne l’origine biologica è molto difficile. E’ fondamentale ricostruire quale aspetto avesse quella molecola miliardi di anni fa, partendo dall’analisi della molecola attuale. Il nuovo algoritmo, inoltre, potrà essere impiegato per analizzare i fossili terrestri e ricostruire alcune caratteristiche delle prime forme di vita terrestri finora impossibili da analizzare con i metodi noti.