La Provincia di Belluno attiverà una somma urgenza per mettere in sicurezza il versante a monte della Sr 48 delle Dolomiti, in località Passo Tre Croci. La decisione è stata presa a margine della riunione di oggi in Prefettura, con Comune di Cortina, Veneto Strade, vigili del fuoco e forze dell’ordine, convocata dal prefetto.La frana che nei giorni scorsi ha interessato la località è stata posta sotto attenzione da parte dei tecnici di Palazzo Piloni. La struttura della difesa del suolo ha disposto diversi sopralluoghi e un’analisi approfondita dei geologi, dalla quale emerge come il maltempo di inizio settimana abbia riattivato un vecchio canalone quiescente. Da una prima stima risultano mobilizzati circa 12-15mila metri cubi di materiale, che potrebbero spostarsi e scendere a valle in occasione di eventi piovosi particolarmente intensi. Da qui, la chiusura della strada sottostante e l’evacuazione di un albergo e delle abitazioni.
“Una situazione complessa che vede la presenza di una strada regionale, peraltro in fase di rientro all’Anas, di un albergo e di un condominio. Quindi, la competenza è suddivisa tra vari enti – premette il presidente della Provincia, Roberto Padrin – In questo momento, albergo e condominio sono vuoti, ma la Provincia – che ha la competenza diretta solo per frane che riguardano centri abitati – si farà carico comunque di un vasto intervento di mitigazione del rischio, consapevole dell’importanza di dare sicurezza alle aree più fragili dal punto di vista idrogeologico, per di più in una situazione di interruzione della viabilità quale sta vivendo il Passo Tre Croci in questi giorni”. L’intervento in somma urgenza consisterà nella realizzazione a monte della strada di un vallo rilevato tramite scavo e riporto, della lunghezza di circa 120 metri. Si tratterà quindi di un’opera di difesa passiva, alta circa 4 metri. Nell’intervento rientrerà anche il posizionamento di massi per formare una scogliera con lo scopo di convogliare e allontanare le acque meteoriche ed evitare ulteriori fenomeni di erosione. Allo studio anche la possibile installazione di un sistema di allarme semaforico.”Da quanto mi riferiscono i tecnici, che ringrazio per l’impegno dimostrato anche questa settimana tra sopralluoghi e analisi, la ditta potrà essere incaricata già all’inizio della prossima settimana – conclude Padrin – Poi ci vorranno almeno 15 giorni per completare l’intervento”.