Astronomia: da una matrioska cosmica indizi sulla materia oscura fredda

Una piccola galassia composta da strati concentrici, come una matrioska cosmica, offre indizi sulla materia oscura fredda
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Grazie ad uno studio basato sui dati raccolti dal radiotelescopio Alma in Cile, sono stati individuati in una matrioska cosmica nuovi indizi sull’esistenza di una materia oscura fredda. Si tratta di una piccola galassia composta anche da strati concentrici di materia oscura, ossia della forma misteriosa di materia che occupa il 25% dell’universo. Lo studio, pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal, è guidato da Kaiki Taro Inoue, dell’Università Kindai in Giappone. “È un lavoro interessante perché per la prima volta si è stati in grado di raggiungere una sensibilità tale da identificare effetti, dovuti a strutture molto piccole, previsti dal cosiddetto modello di materia oscura fredda“, ha detto all’ANSA il fisico Nicolao Formengo, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università di Torino.

Da anni, una serie di anomalie ha convinto fisici e astronomi dell’esistenza a livello cosmico di una abbondante forma di materia molto sfuggente e di cui non si conoscono le caratteristiche e che per questo è definita ‘materia oscura’. Esistono varie teorie che tentano di spiegare il fenomeno, ma solo le osservazioni possono dare conferma a queste ipotesi. Tra queste, una delle più accreditate è quella detta della materia oscura fredda o Cdm, acronimo inglese di Cold Dark Matter, e queste nuove osservazioni sembrerebbero darne ulteriori indicazioni a supporto.

I ricercatori hanno studiato l’immagine multipla prodotta da una lente gravitazionale, un fenomeno di distorsione ormai ben conosciuto e previsto già quasi un secolo fa dalla teoria della relatività. La luce di un lontanissimo quasar è stata distorta e scomposta da una piccola galassia che si trova tra il nostro punto di osservazione e il quasar. “Analizzando le immagini – ha detto Formengo – i ricercatori hanno sviluppato la capacità di poter identificare piccolissime differenze, a livelli mai raggiunti prima, da cui è stato possibile dedurre alcune caratteristiche della piccola galassia che ha prodotto la distorsione”. I dati indicano che la galassia che ha distorto le immagini sarebbe strutturata da una sorta di strati concentrici di materia oscura, una sorta di matrioska. “Un dato compatibile con quanto previsto dai modelli Cdm. Non è certo una evidenza – ha concluso il ricercatore – ma è un’importante indicazione”.

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