Il rabarbaro è una pianta nota per una serie di benefici e proprietà. Le sue radici e i fusti contengono sostanze come l’acido ossalico, vitamine e minerali che conferiscono vantaggi per la salute. E’ un lassativo naturale ed è spesso utilizzato per alleviare la stitichezza. Inoltre, le sue proprietà antiossidanti contribuiscono a combattere i danni cellulari causati dai radicali liberi. Il consumo può migliorare la digestione grazie alle fibre presenti, sostenendo una sana funzione gastrointestinale. Alcuni studi suggeriscono che possa sostenere la salute epatica e ridurre l’infiammazione nel corpo. Inoltre, fornisce vitamine e minerali importanti come la vitamina C e il potassio. Tuttavia, va consumato con moderazione, poiché l’acido ossalico in eccesso può causare problemi renali.
Scopriamo quindi, in dettaglio, quali sono benefici, proprietà ed eventuali controindicazioni di questo alimento, tante curiosità e info utili.
Cos’è il rabarbaro
Il rabarbaro (Rheum rhabarbarum) è una pianta perenne originaria dell’Asia centrale, ma è coltivata in tutto il mondo per le sue radici commestibili e i fusti carnosi. È una pianta resistente al freddo e preferisce climi temperati. Ha foglie grandi e coriacee che emergono da una radice tuberosa sotterranea. Le foglie sono generalmente tossiche a causa dell’alto contenuto di acido ossalico e non vengono consumate. I fusti commestibili sono carnosi e di solito vengono raccolti in primavera. Sono caratterizzati da colori che vanno dal verde al rosso, a seconda della varietà.
Questa pianta è coltivata in giardini e orti in molte parti del mondo, ma le regioni con inverni freddi e estati temperate sono ideali per la sua crescita. Richiede un terreno ben drenato e fertile e prospera in luoghi soleggiati o parzialmente ombreggiati. Il rabarbaro è noto per la sua resistenza e può rimanere in un luogo per molti anni una volta piantato.
Benefici e proprietà del rabarbaro
Il rabarbaro è noto per i suoi benefici e le sue proprietà per la salute:
- Effetto lassativo: è comunemente utilizzato come lassativo naturale per alleviare la stitichezza, grazie alla presenza di composti come le antrachinoni;
- Antiossidante: contiene sostanze antiossidanti, come la vitamina C, che aiutano a combattere i radicali liberi e a ridurre lo stress ossidativo nel corpo;
- Ricco di vitamine e minerali: è una buona fonte di vitamine del gruppo B, vitamina K e minerali come il potassio, che supportano la salute generale;
- Digestione: le fibre presenti nel rabarbaro favoriscono la regolarità intestinale e contribuiscono a una migliore digestione;
- Sostegno al fegato: alcune ricerche suggeriscono che possa supportare la funzione epatica e favorire l’eliminazione delle tossine dal corpo;
- Controllo del peso: le fibre possono contribuire a una maggiore sensazione di sazietà, aiutando così nella gestione del peso;
- Riduzione dell’infiammazione: alcuni composti possono avere effetti antinfiammatori;
- Salute delle ossa: fornisce calcio e vitamina K, che sono importanti per la salute delle ossa;
- Controllo del diabete: alcune ricerche suggeriscono che il rabarbaro possa contribuire al controllo dei livelli di zuccheri nel sangue;
- Benefici per la pelle: l’applicazione esterna di rabarbaro può aiutare a trattare condizioni cutanee come l’acne e le irritazioni.
Tuttavia, è importante consumare il rabarbaro con moderazione, poiché l’acido ossalico presente in grandi quantità può essere dannoso per i reni.
Le controindicazioni
Il rabarbaro può avere alcune controindicazioni:
- Acido ossalico: contiene acido ossalico, che in grandi quantità può essere dannoso per i reni e favorire la formazione di calcoli renali. Le persone con una storia di calcoli renali o problemi renali dovrebbero evitare l’assunzione e consultare un medico prima di consumarlo;
- Tossicità delle foglie: le foglie sono tossiche a causa del loro alto contenuto di acido ossalico. Non devono essere consumate e devono essere eliminate in modo sicuro per evitare l’avvelenamento;
- Interazioni farmacologiche: può interagire con alcuni farmaci, riducendo o potenziando i loro effetti. È importante consultare un medico se si sta assumendo medicinali prima di introdurre il rabarbaro nella dieta;
- Gravidanza e allattamento: le donne in gravidanza o in fase di allattamento dovrebbero evitare il consumo e consultare un medico, poiché non ci sono abbastanza dati disponibili per stabilire la sicurezza del rabarbaro in queste fase;
- Irritazione gastrica: se crudo o non adeguatamente cotto può causare irritazione gastrica in alcune persone, portando a disturbi gastrointestinali come diarrea o crampi;
- Allergie: anche se raramente, alcune persone possono essere allergiche al rabarbaro e possono avere reazioni allergiche come prurito, gonfiore o eruzioni cutanee;
- Problemi gastrointestinali: è noto per il suo effetto lassativo e può causare diarrea o crampi addominali se consumato in eccesso.
Per evitare problemi, è importante consumare il rabarbaro con moderazione e consultare un medico se si hanno dubbi o se si verificano sintomi negativi dopo il consumo.
L’effetto del lassativo naturale sul colon irritabile
Il legame tra il consumo di rabarbaro e il colon irritabile può essere complesso e dipende dalle caratteristiche individuali. Il colon irritabile è una condizione gastrointestinale cronica che può causare sintomi come dolore addominale, gonfiore, diarrea e stitichezza.
Il rabarbaro contiene composti come l’acido ossalico e le antrachinoni, che possono avere effetti lassativi e purganti sul tratto gastrointestinale. In alcune persone con colon irritabile, il consumo di rabarbaro potrebbe esacerbare i sintomi gastrointestinali, aumentando la frequenza delle evacuazioni intestinali o causando crampi addominali. Tuttavia, in altre persone, potrebbe avere effetti benefici in quanto le sue proprietà lassative possono aiutare a migliorare la regolarità intestinale e alleviare la stitichezza, che è uno dei sintomi del colon irritabile.
Il rapporto tra rabarbaro e colon irritabile è quindi molto individuale. Se si ha il colon irritabile o si sospetta di avere questa condizione, è importante consultare un medico per valutare l’impatto specifico sulla propria salute gastrointestinale e per sviluppare una dieta adatta alle proprie esigenze. Inoltre, è importante prestare attenzione ai segnali del proprio corpo e regolare il consumo di rabarbaro in base alla tolleranza individuale.
Come usare il rabarbaro in cucina
Il rabarbaro è un ingrediente versatile in cucina e può essere utilizzato in una varietà di piatti dolci e salati. Ecco alcune idee:
- Torte e crostate: è spesso utilizzato per preparare crostate e torte. Tagliate i fusti in pezzi e cuoceteli con zucchero e altri frutti (come mele o fragole) per creare una deliziosa composta da utilizzare come ripieno;
- Marmellate e conserve: è un ingrediente ideale per preparare marmellate e conserve. Cuocetelo con zucchero e limone per creare una marmellata dal sapore unico;
- Sorbetto o gelato: potete preparare un sorbetto o un gelato al rabarbaro mescolando purè di rabarbaro dolce con zucchero e acqua e congelando il composto;
- Salse: può essere trasformato in salse agrodolci da servire con carne arrosto o pesce. Cuocetelo con zucchero, aceto e spezie per ottenere una salsa saporita;
- Budino o creme: può essere utilizzato per preparare budini o creme. Cuocetelo e frullatelo fino a ottenere una consistenza liscia da utilizzare come base per un dessert;
- Bevande: si può utilizzare per preparare sciroppi o bevande rinfrescanti. Basta cuocere il rabarbaro con zucchero e acqua, quindi aggiungerlo a bevande come l’acqua frizzante o i cocktail;
- Insalate: in alcune preparazioni, il rabarbaro può essere usato in insalate per un tocco acidulo e croccante. Tagliate i fusti a strisce sottili e mescolateli con altri ingredienti freschi;
- Salsa per dessert: cuocete il rabarbaro con zucchero e vaniglia per creare una salsa deliziosa da versare su gelati, dolci al cioccolato o cheesecake.
Prima di utilizzare il rabarbaro, ricordate di rimuovere e scartare le foglie, poiché sono tossiche. Potete sbucciare i fusti se sono particolarmente fibrosi. Regolate la quantità di zucchero nelle ricette in base al vostro gusto personale, poiché questo può essere piuttosto aspro. Sperimentate e sfruttate la versatilità di questo ingrediente unico in cucina.