Oltre cento scienziati dai cinque continenti si riuniscono a Torino dal 22 al 30 settembre 2023 per fare il punto sui metodi migliori per misurare i fenomeni meteorologici e i cambiamenti climatici. Occasione dell’incontro è la conferenza internazionale “Metrology for Meteorology and Climate” (MMC 2023) organizzata dall’INRIM, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, ente pubblico di ricerca con il compito di sviluppare la scienza delle misure in Italia. L’evento si terrà presso la sede INRIM di Strada delle Cacce 91 e presso la palazzina di caccia di Stupinigi, ex tenuta sabauda.
“Migliorare le nostre capacità di comprendere l’andamento climatico della Terra è l’obiettivo che ha determinato la collaborazione tra climatologi, meteorologi e metrologi al centro del nostro convegno. Solo misure precise e affidabili ci danno infatti una conoscenza autentica dei fenomeni e ci permettono quindi di impostare le azioni correttive più urgenti e opportune”, spiega il chairman della conferenza Andrea Merlone, metrologo e climatologo dell’INRIM e ricercatore associato all’Istituto di Scienze Polari del CNR (ISP-CNR).
I temi trattati durante la settimana di MMC spazieranno dalle misure meteorologiche “classiche” ai metodi innovativi per capire i fenomeni climatici, inclusi quelli che si verificano nelle zone marine, alpine e artiche, in alta atmosfera e in grotta.
“L’osservazione dei parametri climatici in Artico è di particolare importanza perché qui è dove i cambiamenti si verificano prima e in modo amplificato, come dimostrano le missioni di ricerca e gli studi condotti in queste aree estreme, ad esempio alle isole Svalbard, dove l’INRIM ha creato e gestisce un laboratorio di metrologia polare”, aggiunge Merlone.
Nel programma della conferenza figura anche la visita al laboratorio sotterraneo della grotta di Bossea, in provincia di Cuneo, che offrirà ai partecipanti l’opportunità di conoscere la rinnovata rete di sensori installati dall’INRIM in collaborazione con il Politecnico di Torino e il Club Alpino Italiano (CAI).
MMC 2023 è la quarta edizione di una conferenza che ha inaugurato il proprio cammino a Brdo, in Slovenia, nel 2014, proseguendo poi con le edizioni di Madrid, in Spagna, nel 2016, e di Chengdu, in Cina, nel 2019.
Il convegno di Torino prevede anche la partecipazione di esperti della World Meteorological Organization (WMO) e del Global Climate Observing System (GCOS), organismi promossi dall’ONU e chiamati a pianificare le azioni future necessarie a contenere il cambiamento climatico. Oltre a scienziati, studenti e delegati delle Nazioni Unite, la serie di eventi vedrà la presenza del climatologo Luca Mercalli, in rappresentanza dell’Italia, e di Peter Thorne, autore principale del quinto rapporto di valutazione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), vincitore del premio Nobel per la pace nel 2007 insieme ad Al Gore.
Da martedì 26 settembre prendono il via le sessioni scientifiche del convegno: oggetto di discussione saranno argomenti come i metodi e gli strumenti oggi usati per il rilevamento dei parametri climatici (temperatura, umidità, pressione, radiazione solare, velocità e direzione del vento), lo stato degli oceani attraverso lo studio di alcune variabili chiave (temperatura, salinità, pH, composizione e contenuto di ossigeno disciolto nell’acqua), le misurazioni effettuate su aeromobili, le condizioni del permafrost (lo strato di terreno perennemente gelato che si trova ad alta quota e in prossimità dei poli terrestri), la valutazione dei dati storici sul clima. Non mancheranno temi squisitamente metrologici come la tracciabilità delle misurazioni (in metrologia il termine corretto è “riferibilità”), l’incertezza di misura, le prestazioni degli strumenti, le procedure di taratura.
Tra gli eventi satellite sono previsti la consueta riunione annuale della rete diriferimento di superficie del GCOS e gli incontri dei progetti di ricerca congiunti di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea,e di EURAMET, l’associazione che riunisce gli istituti di metrologia europei.
Giovedì 28 settembre la conferenza farà da cornice all’inaugurazione della prima stazione climatologica di riferimento italiana, gestita dall’INRIM insieme alla Società Meteorologica Italiana e ospitata presso il parco di Stupinigi. Il sistema andrà a contribuire al nascente network mondiale di stazioni climatologiche di massimo livello e interconnesse tra loro.
Con questa stazione climatologica l’INRIM si candida come centro di eccellenza nella metrologia per il clima, offrendo laboratori unici e una rete di siti di misura sperimentali. Il sito avrà inoltre una marcata connotazione divulgativa, grazie a una nuova installazione didattica sul clima, patrocinata dal Comune di Nichelino (TO).