“Non bisogna comparare in modo così sicuro le fasi bradisismiche del passato, degli anni ’70 e ’80, con quelle attuali. Questo è un bradisismo completamente diverso come dinamica. Mentre nelle fasi precedenti il sollevamento era molto più rapido, in questo caso c’è una lunga fase bradisismica, con un lento sollevamento del suolo, ma la sismicità è arrivata agli stessi livelli delle fasi precedenti“. Lo dice a LaPresse il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo, dell‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), commentando il terremoto di magnitudo 4.2 della notte scorsa nell’area dei Campi Flegrei. “L’errore che si commette è dire ‘abbiamo raggiunto livelli già registrati in passato’, ma questo non è vero perché in questa fase è tutto in incremento rispetto ai livelli raggiunti in passato e i terremoti hanno raggiunto livelli uguali o anche maggiori rispetto agli anni ’80. Per questo non si può comparare così strettamente con le precedenti. È una cosa nuova e sconosciuta, così com’era sconosciuto il bradisismo negli anni ’80”, conclude Mastrolorenzo.