Terremoto Firenze, epicentro a Marradi: la scheda con gli effetti macrosismici

Ecco la scheda con gli effetti macrosismici della scossa di terremoto magnitudo 4.9 che si è verificata a Marradi (Firenze)
MeteoWeb

Un forte terremoto magnitudo 4.9 ha svegliato il Mugello alle 05:10. Il sisma è stato avvertito distintamente a Firenze, ma anche in molte aree confinanti dell’Emilia-Romagna. Al momento non si registrano danni a cose o persone, ma centinaia di cittadini, per paura, si sono riversati in strada dopo il terremoto e sono in corso le verifiche della Protezione Civile e dei vigili del fuoco. In via precauzionale oggi resteranno chiuse le scuole in molti Comuni dell’area.

Grazie al prezioso lavoro di Giovanni Falcicchia, pubblichiamo la scheda con gli effetti macrosismici della scossa magnitudo 4.9.

Data 18/09/2023                    Ora 05:10:14

Latitudine 44.06°                    Longitudine 11.59°

Magnitudo 4.9                         Profondità 8 Km

La presente scheda elenca gli effetti macrosismici stimati secondo un modello che utilizza i dati qui esposti. Gli effetti macrosismici rilevati, in una qualsiasi località, possono variare di uno o due livelli, in più o in meno, a seconda della conformazione geologica del territorio o di peculiari caratteristiche costruttive delle abitazioni. Escluso indicazioni diverse, la percettibilità del sisma è intesa in orario diurno. L’accelerazione di picco al suolo: PGA è espressa in cm/s².

  • B. La numerazione e la terminologia utilizzate non equivalgono a quelle riportate in altre scale sismiche.

Città e territori a una distanza inferiore a 8 Km dall’epicentro:

Marradi, Palazzuolo sul Senio

7     –   Scossa dannosa                    100 < PGA < 200

Lo scuotimento sismico è molto forte. All’interno delle abitazioni, degli autoveicoli e all’aperto, tutti hanno piena percezione del terremoto. L’evento è preceduto da un rombo di estesa e intensa sonorità, avvertito spesso, anche all’interno degli edifici. In casa è un frastuono di suppellettili che cadono per terra, di vetri e specchi che vanno in frantumi; gli arredi sono spostati. La gente, in preda al panico, corre precipitosamente verso l’esterno delle abitazioni. Si conta qualche vittima isolata e alcuni feriti. Le case e i monumenti più logori e vetusti subiscono gravi danni strutturali; ampie crepe nei muri; porte e finestre divelte; caduta di cornicioni, tegole e comignoli. Gli edifici ordinari subiscono solo danni superficiali e sono ancora agibili. Nel terreno si apre qualche fessurazione; alcune strade secondarie sono impraticabili. Pur nelle difficoltà del momento, dal territorio giungono molte segnalazioni del sisma.

Città e territori a una distanza compresa tra 8 Km e 16 Km dall’epicentro:

Tredozio, San Godenzo, Portico, San Benedetto

6    –    Scossa forte                           50 < PGA < 100

La sollecitazione sismica è particolarmente intensa e solo pochissime persone, all’interno di veicoli in movimento, non la avvertono. L’evento è preceduto da un sinistro rombo udito, non di rado, anche nel chiuso delle abitazioni; chi dorme è svegliato. Gli arredi e le suppellettili vibrano rumorosamente; gli oggetti più instabili cadono dai ripiani. Le porte e le finestre si aprono e si chiudono sbattendo sugli infissi. I lampadari oscillano paurosamente. La gente subisce un forte spavento e corre verso l’esterno degli edifici. Nella concitazione qualcuno potrebbe ferirsi o essere colto da malore. Le costruzioni più deboli e fatiscenti subiscono danni rilevanti: crepe nei muri; finestre rotte; parziale caduta di comignoli e cornicioni. Le abitazioni ordinarie non subiscono danni evidenti. Innumerevoli le segnalazioni del sisma trasmesse via Internet.

Città e territori a una distanza compresa tra 16 Km e 29 Km dall’epicentro:

Borgo S Lorenzo, Vicchio, Dicomano, Fiorenzuola, Modigliana, Brisighella, Barberino, Monghidoro

5    –    Scossa considerevole           20 < PGA < 50            

All’interno degli edifici, tutti avvertono il terremoto e, talvolta, anche il notevole rombo che lo precede; in molti percepiscono la scossa all’aperto. La sollecitazione sismica è di ragguardevole intensità e sveglia numerose persone. Vasellame e suppellettili vibrano sonoramente. Alcuni oggetti poco stabili e sviluppati in altezza, come bottiglie e candelabri, cadono. I lampadari compiono oscillazioni molto ampie. Le porte e le finestre si aprono e si chiudono. La scossa mette spavento e la gente si riversa per strada. Le case e i monumenti, più deboli e maltenuti, subiscono lievi danni superficiali: sottili crepe nell’intonaco, vetri lesionati, caduta di calcinacci. Moltissime le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.

Città e territori a una distanza compresa tra 29 Km e 49 Km dall’epicentro:

Firenze, Imola, Faenza, Forlì, Prato, Scandicci, Bibbiena, Bagno di Romagna, Fiesole, Meldola

4    –    Scossa moderata                  10 < PGA < 20

All’interno delle abitazioni, quasi tutti avvertono la scossa. La vibrazione sismica è piuttosto intensa e sveglia diverse persone. I lampadari compiono ampie oscillazioni. Il tremolio di finestre e suppellettili risuona con insistenza nelle case; alcuni oggetti vengono spostati. La gente è intimorita; in molti escono dagli edifici. All’aperto, un discreto numero di persone percepisce distintamente il movimento tellurico e il chiaro rombo che lo precede. Le costruzioni non subiscono danni evidenti. Numerose le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.

Città e territori a una distanza compresa tra 49 Km e 81 Km dall’epicentro:

Bologna, Cesena, Pistoia, Ravenna, Arezzo, Rimini, Empoli, Cesenatico, Casalecchio, Montevarchi

3    –    Scossa leggera                      5 < PGA < 10

Ai piani superiori e intermedi degli edifici, molte persone avvertono una debole vibrazione. I lampadari oscillano visibilmente; si sente lo scampanellio di cristalleria e vasellame e chi dorme, potrebbe essere svegliato. Qualcuno, messo in allarme da tali effetti, per sicurezza, esce all’aperto. All’esterno delle abitazioni, solo in pochi percepiscono il terremoto; alcuni di loro, con un certo anticipo, sentono un cupo rumore a bassa frequenza. Dal territorio giungono diverse segnalazioni dell’evento.

Città e territori a una distanza compresa tra 81 Km e 134 Km dall’epicentro:

Perugia, Parma, Pisa, Livorno, Modena, Siena, Reggio Emilia, Ferrara, Pesaro, Massa, Lucca, Carpi

2    –    Scossa lieve                           2 < PGA < 5

Un discreto numero di persone, ai piani superiori degli edifici, avverte un tremore di modesta entità. I lampadari compiono oscillazioni di piccola ampiezza; si ode un sommesso tintinnio di vetri e ceramiche. Tali effetti destano una certa preoccupazione in chi li percepisce. All’aperto, quasi nessuno avverte il sisma. Dal territorio giungono poche segnalazioni; in qualche caso isolato, esse riferiscono di un’indistinta, greve sonorità che precede il terremoto.

Città e territori a una distanza compresa tra 134 Km e 221 Km dall’epicentro:

Genova, Venezia, Ancona, Verona, Padova, Brescia, Terni, Piacenza, Vicenza, La Spezia, Grosseto

1    –    Scossa tenue                         1 < PGA < 2

Ai piani superiori degli edifici, poche persone in condizioni di quiete, avvertono un tremore leggerissimo. I lampadari sono smossi dalla loro posizione di equilibrio; tali effetti mettono in apprensione chi li percepisce. All’aperto, nessuno avverte il terremoto. Nella regione, il rombo sismico non è udibile. Dal territorio giungono pochissime segnalazioni del sisma.

Territori a una distanza superiore a 221 Km dall’epicentro.

0    –    Scossa impercettibile           PGA < 1

Scossa generalmente non percepita dalla popolazione. Solo agli ultimi piani delle costruzioni più alte, un esiguo numero di persone, in condizioni di perfetta quiete, potrebbe avvertire un’oscillazione lievissima, senza necessariamente associarla ad un evento tellurico. Tramite Internet giungono isolate e sporadiche segnalazioni del sisma.

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