Scopri tutto sui bruscandoli: proprietà, controindicazioni e utilizzo in cucina

Tutto su benefici ed effetti collaterali, tante ricette per utilizzarli in cucina
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I bruscandoli, tradizionalmente raccolti in primavera, sono apprezzati in alcune regioni italiane come Friuli e Veneto, dove vengono utilizzati in diverse preparazioni culinarie come risotti e frittate. Oltre al loro sapore distintivo, sono noti per le loro proprietà benefiche. Sono una fonte ricca di vitamine, in particolare del gruppo B, e di minerali essenziali come ferro e magnesio, che contribuiscono al benessere generale del corpo. Inoltre, i bruscandoli contengono flavonoidi e polifenoli, potenti antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi.

Scopriamo quindi, in dettaglio, quali sono benefici, proprietà ed eventuali controindicazioni di questo alimento, tante curiosità e info utili.

Cosa sono i bruscandoli

I bruscandoli sono i giovani germogli della pianta di luppolo, denominata scientificamente come Humulus lupulus. Come detto, questi germogli sono raccolti in primavera e sono tradizionalmente apprezzati in alcune regioni italiane, in particolare in Friuli e Veneto. A livello culinario, sono utilizzati in diverse preparazioni, come risotti, frittate, o come contorni, grazie al loro sapore delicato e leggermente amarognolo. La tradizione di raccogliere e cucinare i bruscandoli risale a tempi antichi e rappresenta una delle tante prelibatezze stagionali di alcune zone d’Italia. Oltre al loro valore gastronomico, i bruscandoli, essendo germogli di luppolo, contengono anche molte delle proprietà benefiche associate alla pianta madre, tra cui antiossidanti e composti con potenziali effetti calmanti.

Proprietà e benefici del bruscandolo, o luppolo selvatico

I bruscandoli, i giovani germogli del luppolo (Humulus lupulus), non sono solo apprezzati per le loro qualità culinarie in alcune tradizioni regionali italiane, ma offrono anche vari benefici per la salute:

  • Ricchezza nutrizionale: contengono vitamine, in particolare quelle del gruppo B, e minerali come ferro e magnesio, che contribuiscono al benessere generale dell’organismo;
  • Antiossidanti: questi germogli sono fonte di flavonoidi e polifenoli, potenti antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi nel corpo. Questi composti possono contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche e a proteggere le cellule dai danni ossidativi;
  • Proprietà sedative: il luppolo, da cui derivano i bruscandoli, è noto per le sue proprietà calmanti. E’ spesso utilizzato in erboristeria e in integratori alimentari per favorire il relax, combattere l’insonnia e ridurre l’ansia;
  • Digestione: alcuni sostengono che possano favorire la digestione e aiutare in caso di problemi gastrointestinali, anche se potrebbero essere necessarie ulteriori ricerche per confermare pienamente questi benefici;
  • Effetti estrogenici: il luppolo contiene fitoestrogeni, che sono composti vegetali con effetti simili agli estrogeni. Questo potrebbe avere implicazioni per la salute delle donne, ma la ricerca è ancora in corso per determinare l’entità e la natura di questi effetti.

È sempre importante ricordare che, sebbene un alimento possa avere numerosi benefici per la salute, dovrebbe essere consumato come parte di una dieta equilibrata e varia.

Le controindicazioni

Il consumo di bruscandolo, o luppolo selvatico, è sono generalmente considerato sicuro. Tuttavia, come con molti alimenti e erbe, ci sono alcune potenziali controindicazioni da tenere a mente:

  • Effetti estrogenici: il luppolo, da cui derivano i bruscandoli, contiene fitoestrogeni, che sono composti vegetali con effetti simili agli estrogeni. Persone con condizioni sensibili agli ormoni, come certi tipi di tumori al seno, dovrebbero essere caute nel consumo eccessivo di luppolo o suoi derivati;
  • Interazione con sedativi: dato che il luppolo ha proprietà sedative, consumare grandi quantità di bruscandoli potrebbe potenziare l’effetto di farmaci sedativi o sonniferi;
  • Allergie: anche se raro, è possibile che alcune persone possano sviluppare reazioni allergiche ai bruscandoli o al luppolo in generale;
  • Gravidanza e allattamento: non ci sono studi definitivi sull’uso sicuro del luppolo durante la gravidanza e l’allattamento. Come precauzione, è consigliabile limitarne l’assunzione o evitarlo durante questi periodi;
  • Condizioni ormonali: A causa degli effetti estrogenici del luppolo, persone con condizioni che potrebbero essere esacerbate da un aumento degli estrogeni (come endometriosi o fibromi uterini) dovrebbero prestare maggiore cautela.

In generale, il consumo moderato di bruscandoli come parte di una dieta equilibrata dovrebbe essere sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, se si hanno preoccupazioni specifiche o condizioni particolari, è sempre consigliabile consultare un medico.

Bruscandoli, come riconoscerli?

I bruscandoli sono tradizionalmente raccolti in primavera nelle zone umide e lungo i corsi d’acqua. Riconoscerli richiede un po’ di attenzione, poiché è essenziale non confonderli con altre piante simili che potrebbero non essere sicure per il consumo. Ecco alcune indicazioni:

  • Fusti sottili e flessibili: hanno fusti sottili, flessibili e di colore verde. Questi fusti si arrampicano o strisciano lungo il terreno, cercando punti di appoggio;
  • Foglie: le foglie sono di forma palmata, divise solitamente in tre o cinque lobi con margini seghettati;
  • Posizione: il luppolo cresce tipicamente in zone umide, lungo corsi d’acqua, fossati o ai margini dei boschi;
  • Odore: se si strofina delicatamente un germoglio di luppolo tra le dita, dovrebbe rilasciare un aroma caratteristico, simile a quello del luppolo utilizzato in birreria;
  • Aspetto dei germogli: essendo i giovani germogli, sono teneri e di colore verde chiaro. Assomigliano un po’ ai germogli di asparago, ma sono più sottili;
  • Pianta adulta: durante l’estate, il luppolo produce infiorescenze a forma di cono, chiamate pigne di luppolo. Queste pigne sono un altro segno distintivo della pianta.

Quando si raccolgono bruscandoli o qualsiasi altra pianta selvatica, è fondamentale essere certi della propria identificazione. Se non si è sicuri, è meglio evitare di raccoglierli, poiché molte piante selvatiche possono essere tossiche se consumate. Se possibile, la prima volta che si raccolgono, è utile farlo con qualcuno che abbia esperienza nella raccolta di piante selvatiche.

Bruscandoli, le ricette

Infine, ecco alcune ricette con questo gustoso alimento.

Risotto ai bruscandoli

Ingredienti:

  • 300 grammi di bruscandoli
  • 300 grammi di riso Carnaroli o Arborio
  • 1 cipolla piccola (circa 50 grammi)
  • 50 grammi di burro
  • 100 ml di vino bianco
  • Brodo vegetale q.b.
  • 50 grammi di parmigiano grattugiato
  • Olio d’oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.

Procedimento: lavate accuratamente i bruscandoli e tagliate le parti più dure e legnose. Tagliate i germogli in pezzi di circa 2-3 cm. In una casseruola, soffriggete la cipolla tritata in un po’ d’olio d’oliva fino a quando non diventa trasparente. Aggiungete i bruscandoli e lasciate insaporire per circa 5-6 minuti, mescolando di tanto in tanto. In un altro tegame, tostate il riso per un paio di minuti fino a quando i chicchi diventano traslucidi. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare. Aggiungete il brodo vegetale poco alla volta, continuando a mescolare, fino a quando il riso non è cotto al dente. Unite i bruscandoli al riso e mescolate bene. Togliete dal fuoco, aggiungete il burro e il parmigiano grattugiato, e mantecate fino a ottenere una consistenza cremosa. Servite caldo e, se lo desiderate, guarnite con qualche germoglio di bruscandolo fresco.

Frittata ai bruscandoli e pecorino

Ingredienti:

  • 250 grammi di bruscandoli
  • 6 uova grandi
  • 60 grammi di pecorino grattugiato
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio d’oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.
  • Un pizzico di noce moscata

Procedimento: cominciate lavando accuratamente i bruscandoli, eliminando le parti più dure e legnose. Tagliateli in pezzi di circa 2-3 cm. In una padella antiaderente, fate soffriggere lo spicchio d’aglio tritato con un filo d’olio d’oliva. Aggiungete i bruscandoli alla padella e fate saltare per circa 5 minuti, o fino a quando non diventano teneri. Regolate di sale e pepe. In una ciotola, sbattete le uova e aggiungete il pecorino grattugiato, un pizzico di sale, pepe e noce moscata. Mescolate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Versate le uova battute sulla padella con i bruscandoli. Mescolate delicatamente per far distribuire i bruscandoli in modo uniforme. Cuocete a fuoco medio-basso, coprendo la padella con un coperchio. Una volta che la base si è solidificata, girate la frittata usando il coperchio o un piatto e fate dorare anche dall’altro lato. Una volta cotta, servite la frittata calda o a temperatura ambiente, magari accompagnata da un’insalata fresca.

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