Virgin Galactic ha lanciato il suo 3° volo suborbitale regolare oggi, venerdì 8 settembre. Per Galactic-03, dallo Spaceport America nel New Mexico, sono partiti alle 16:34 ora italiana 3 clienti paganti, “astronauti fondatori” di Virgin Galactic, “i primi clienti la cui visione lungimirante e i primi acquisti di biglietti hanno contribuito a trasformare il sogno di voli spaziali commerciali regolari in realtà”, aveva spiegato in precedenza la compagnia.
Galactic-03 è il 3° volo regolare della compagnia, dopo Galactic-02 il 10 agosto e Galactic-01 il 29 giugno (il primo volo suborbitale scientifico italiano, la missione Virtute-1).
Il trio oggi ha volato a bordo dell’aereo spaziale VSS Unity di Virgin Galactic insieme a Colin Bennett, uno degli istruttori della compagnia. A pilotare Unity (SpaceShipTwo) Michael Masucci e il friulano Nicola Pecile, al comando della missione.
Unity decolla sotto le ali di VMS Eve, l’aereo madre (oggi al comando Jameel Janjua, affiancato da Kelly Latimer). Il primo è stato sganciato intorno alle 17:25 ora italiana ad un’altitudine di circa 15mila metri: a quel punto ha acceso il suo motore per raggiungere lo Spazio suborbitale raggiungendo un’altitudine massima di 88,6 km. I passeggeri hanno sperimentato per alcuni istanti l’assenza di peso.
Sia Unity che Eve sono tornati atterrando su pista: SpaceShipTwo ha toccato il suolo poco prima delle 17:36.
A differenza dei voli precedenti, la compagnia non ha rivelato l’identità degli astronauti privati fino all’atterraggio di Unity. In volo oggi Ken Baxter, Timothy Nash e Adrian Reynard. Baxter è un imprenditore immobiliare di Las Vegas che afferma di aver acquistato il primo biglietto SpaceShipTwo dal fondatore della Virgin Galactic Richard Branson nel 2004. Nash è un imprenditore e avventuriero sudafricano che ha acquistato il suo biglietto nel 2006. Reynard è un ingegnere britannico che realizza auto da corsa.