Von der Leyen: “l’agricoltura e la protezione della natura possono convivere”

La Commissione Europea lancerà "un dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'UE"
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L’Europa si trova oggi “in un posto e in un tempo in cui si scrive la storia. Il futuro del nostro Continente dipende dalle scelte che facciamo oggi e dai passi che compiamo per completare la nostra Unione“: è quanto ha affermato questa mattina il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il discorso sullo Stato dell’Unione all’Europarlamento.

Ora che “entriamo in una nuova fase del Green Deal, una cosa non cambierà mai: continueremo a sostenere l’industria europea nel corso di questa transizione“, ha assicurato il presidente nella plenaria a Strasburgo. “Dall’eolico all’acciaio, dalle batterie ai veicoli elettrici, la nostra ambizione è chiarissima: il futuro della nostra industria delle tecnologie pulite dev’essere Made in Europe

La Commissione Europea lancerà “un dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nell’Ue. Sono e resto convinta che l’agricoltura e la protezione della natura possono convivere. Abbiamo bisogno di entrambe le cose“, ha sottolineato. “Colgo l’occasione per esprimere il mio apprezzamento per i nostri agricoltori, per ringraziarli per il cibo che ci forniscono ogni giorno” L’agricoltura è stato uno dei dossier del Green Deal sui quali il Ppe ha frenato in Parlamento, in particolare sulle norme per la conservazione della natura.

Ringraziamo sinceramente per l’apprezzamento manifestato nei confronti del lavoro degli agricoltori ma ci auguriamo sinceramente che il dopo Timmermans sia profondamente diverso per un settore che più di altri ha a cuore la tutela del territorio e dell’ambiente e per questo ha bisogno di crescere, investire, innovare e produrre di più e non certo di ulteriori lacci”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare le dichiarazioni del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo, dopo la sostituzione nel ruolo di vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo di Frans Timmermans che si è candidato nelle elezioni olandesi. “Importante – sottolinea Prandini – il riferimento della Presidente alla necessità di ridurre la burocrazia, con un obiettivo tangibili, e di considerare gli effetti sulla competitività delle aziende di ogni proposta legislativa. Occorre infatti superare un approccio ideologico senza basi scientifiche che in nome di un ambientalismo a tutti i costi, rischia di portare – continua Prandini – un effetto opposto a quello perseguito e cioè all’abbandono dei terreni aggravando così il dissesto idrogeologico che ha comportato danni in Italia e in tutti i paesi della Ue“.

Sotto accusa secondo la Coldiretti sono infatti “le follie a tavola dell’Ue” per gli effetti sull’agricoltura degli orientamenti comunitari, “dalle indicazioni allarmistiche sul vino alle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori a partire dall’olio extravergine, dal divieto della pesca a strascico alla direttiva ammazza stalle che le voleva equiparare all’industria, dalla nuova direttiva Ue sulla riduzione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari rischiano di far crollare la produzione di cibo fino al -30% lasciando le coltivazioni senza protezioni da parassiti e malattie fino ai finanziamenti concessi ai cibi sintetici“.

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