Cinquantatré anni fa una terribile alluvione portò via con sé 43 anime, provocando anche oltre 2mila sfollati e danni incalcolabili. Tra il 7 e l’8 ottobre del 1970, piogge torrenziali investirono il territorio di Genova, scaricando quantitativi impressionanti: a Bolzaneto, quartiere periferico, una stazione amatoriale arrivò a misurare ben 948mm di pioggia in meno di 24 ore. Sui rilevi collinari alle spalle di Genova si ipotizza che le precipitazioni possano aver sfiorato i 1100mm di pioggia quel giorno.
Davanti a quantitativi di pioggia così enormi, niente avrebbe potuto resistere. I torrenti Polcevera, Leira, Fereggiano e Bisagno, che erano completamente asciutti prima dell’evento, esondarono in vari punti, allagando molti quartieri della città e trascinando fino al mare ogni cosa. A causa dell’alluvione, crollò anche una parte del ponte medioevale di Sant’Agata, sul Bisagno.
“Il 7 ottobre 1970 una terribile alluvione a Genova causò la morte di 43 persone. Esondarono il Bisagno, il Fereggiano, provocando oltre 2mila sfollati e danni incalcolabili. 53 anni dopo ricordiamo chi ha pagato il prezzo più alto, mentre lavoriamo per proteggere la nostra terra, troppe volte ferita dal maltempo, e restituirla ai liguri più sicura,” ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti
