In occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università La Sapienza di Roma, 721° dalla fondazione, ha avuto luogo il conferimento del dottorato di ricerca honoris causa in Ingegneria aeronautica e spaziale a Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Durante la lectio magistralis, AstroSamantha ha sottolineato che se l’Europa non farà investimenti adeguati adesso nell’economia spaziale, rischierà di diventare una semplice passeggera: “Il contesto mondiale sta cambiando e sono sempre più i soggetti che riescono ad andare nello Spazio, c’è dunque il rischio per l’Europa e per l’Italia di fare passi indietro e diventare clienti di altri soggetti solo per poter continuare a fare ricerca e partecipare all’economia spaziale,” ha osservato l’astronauta dell’ESA. “Se vogliamo esserci, dobbiamo investire, sia per quanto riguarda gli investimenti pubblici, sia per quanto riguarda il settore dell’industria, così che i giovani che a breve usciranno dall’università possano ambire a lavorare in questo campo“.
“L’Europa sta attraversando una profonda crisi nel settore dei lanciatori, cioè dei razzi che permettono l’accesso allo Spazio e sono una condizione indispensabile per avere un’opportunità di crescita e di sviluppo nel settore,” ha proseguito Cristoforetti. “Oggi l’Europa presidia circa un terzo dell’economia spaziale globale. È una posizione più che dignitosa, ma in molti settori non giochiamo più in serie A e il divario tecnologico si sta ampliando sempre più“.
“Appena qualche settimana fa si è posato sulla Luna il lander indiano Chandrayaan-3: con rammarico devo sottolineare che, tra coloro che hanno raggiunto la Luna, non ci sono né l’Agenzia Spaziale Europea né una singola nazione europea,” ha evidenziato l’astronauta Samantha Cristoforetti nella lectio magistralis. “Abbiamo smesso di darci obiettivi ambiziosi. Nel momento in cui il resto del mondo si metteva a correre, noi ci siamo fermati“. “Il veicolo europeo Argonaut, che porterà una tonnellata e mezza di carico sul nostro satellite, ha passato da poco le fasi di studio iniziali e sarà pronto per l’allunaggio forse solo alla fine di questo decennio“. Per Cristoforetti “lo Spazio è industria strategica, è opportunità di ricerca e sviluppo, è terreno di collaborazione internazionale, ma è anche luogo di competizione strategica: economica, industriale e militare“. “Ad oggi, solo tre nazioni possiedono astronavi in grado di portare donne e uomini nello Spazio: Stati Uniti, Russia e Cina e, nel giro di pochi anni, a questi si aggiungerà anche l’India. Ci dobbiamo quindi chiedere urgentemente cosa vogliamo fare, come Europa e come Italia, che è una delle tre potenze spaziali del continente“.
“Sono molto contenta di questa opportunità di poter parlare ai giovani del futuro, il loro ma anche quello dell’Europa e dello Spazio,” ha affermato AstroSamantha. “Sarebbe bello se qualcuno di loro diventasse un astronauta e potesse volare nello Spazio con un veicolo europeo. È il momento di fare largo ai giovani, ormai sono arrivata a un punto della vita in cui le mie ambizioni personali passano in secondo piano: la Stazione Spaziale Internazionale finirà la sua vita nel 2030, quindi escludo che noi astronauti della vecchia generazione avremo di nuovo l’opportunità di tornarci: dobbiamo lasciare questa opportunità alla nuova generazione di astronauti che si stanno addestrando all’ESA, facciamo tutti il tifo per loro“.