“Per i lavori urgenti su difesa idraulica e rete viaria, la Regione Marche ha chiesto, per tramite dei comuni, 171 interventi per oltre 55 milioni di euro, dei quali oltre 25 milioni avranno esigibilità nel 2023, compresa la progettazione per interventi sul 2024. Sono interventi di riparazione, ripristino e ricostruzione del territorio. Tutto il resto dei fondi sarà nel 2024″. Così il generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario alla ricostruzione in Emilia Romagna, Toscana e Marche, parlando con i giornalisti al termine di un incontro operativo con i vertici della Regione Marche, della Provincia di Pesaro-Urbino e dei sindaci dei comuni rientranti nella dichiarazione dello stato di emergenza. “Sulle somme urgenze – ha poi aggiunto – la Regione Marche ha usufruito di quattro milioni messi a disposizione dal governo tramite la Protezione Civile subito dopo l’alluvione. Per la struttura commissariale parliamo di 500 mila euro, che siamo pronti a erogare da subito”.
Alluvione Marche: altri 17 Comuni in lizza per lo stato d’emergenza
Per l’alluvione che ha colpito anche le Marche nel maggio scorso, oltre ai sette comuni del Pesarese (Pesaro, Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Sassocorvaro e Urbino) per i quali è già arrivata la dichiarazione dello stato d’emergenza, altri 17 comuni di varie province marchigiane potrebbero ottenere lo stesso riconoscimento se l’esito della valutazione sarà positivo. È emerso durante l’incontro con il Commissario Figliuolo, che poi ha compiuto un sopralluogo a Monte Grimano Terme. I Comuni che verranno presi in considerazione per l’eventuale dichiarazione dello stato d’emergenza – limitatamente alle zone danneggiate, tranne due per cui si parla dell’intero territorio comunale – sono: nel Pesarese, Macerata Feltria, Piandimeleto, Tavoleto, Frontone (tutto il territorio comunale) e Urbania; Senigallia e Serra San Quirico, in provincia di Ancona; Cingoli, San Severino Marche e Sant’Angelo in Pontano, nel Maceratese; Cossignano in provincia di Ascoli; Amandola (tutto il territorio), Falerone, Grottazzolina, Monte Giberto, Montegiorgio, Montottone.
L’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi, che ha partecipato alla riunione per la Regione, ha parlato di “altri 17 Comuni presi in considerazione. Non uso un’altra parola perché ancora non è stata dichiarato su questi lo stato d’emergenza ma sono fiducioso che questo avverrà“. Gli interventi previsti dalla prossima ordinanza commissariale nelle Marche saranno 171, soprattutto per la difesa idraulica, per un ammontare di 55 milioni e 160mila euro. “Sono risultati – ha detto Aguzzi ai cronisti dopo l’incontro – frutto di una grande collaborazione che c’è stata dall’inizio da parte della Regione, del Dipartimento nazionale di protezione civile, con le province, i Comuni e poi con la struttura del commissario Figliuolo”.
“Abbiamo inizialmente proposto al livello nazionale tutti i comuni che avevano subito danni, oltre 160 – ha ricordato Aguzzi -: non sono stati presi in considerazione e giudicati eccessivi dal dipartimento nazionale rispetto ai 90 della Emilia-Romagna”. Dopo una ricognizione puntuale, ha proseguito Aguzzi, erano stati “riconosciuti per l’emergenza solo sette comuni del Pesarese“. La Regione, ha detto ancora Aguzzi, “ha svolto un’ulteriore ricognizione e approfondimento, individuando anche criteri: dove era piovuto di più, c’erano maggiori danni evidenziati dai comuni“. Sovrapponendo questi criteri, la Regione aveva chiesto “nuovi sopralluoghi in 53 comuni marchigiani ulteriori”. Dopo la visita sui luoghi della struttura commissariale, “che ringrazio“, “di questi 53 comuni solo 17 attualmente sono stati presi in considerazione”: per questi “credo – ha proseguito Aguzzi conservando cautela sull’esito della valutazione – sarà individuato un nuovo stato d’emergenza e nuovi finanziamenti“.